L'aria che tira, volano insulti tra Gasparri e Majorino

di Claudio Brigliadorigiovedì 4 settembre 2025
L'aria che tira, volano insulti tra Gasparri e Majorino

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Il dramma del Medio Oriente infiamma da 60 anni, ma mai come in questo momento servono calma, sangue freddo e mente lucida per tentare di sbrogliare la matassa di una regione tanto insanguinata quanto cruciale per tutto lo scacchiere globale. Calma, sangue freddo e mente lucida che non sembrano appartenere purtroppo a molti esponenti della politica, anche italiana, e soprattutto a sinistra. Nelle ore in cui Pd e M5s annunciano la partecipazione di tre loro parlamentari alla missione della Flotilla diretta a Gaza, in tv a L’aria che tira su La7 Pierfrancesco Majorino, uno dei big democratici, prende a male parole prima Maurizio Gasparri, capo dei senatori di Forza Italia presente in studio, e poi lo stesso conduttore Francesco Magnani.

Una furia che poco contribuisce alla discussione. «Gasparri che ha un passato di militanza in un partito fascista eviti di dare al mondo lezioni di antisemitismo perché lo sanno tutti qual è il suo passato, non ha le carte in regola», attacca subito. «Io non ero iscritto al Partito fascista, ero iscritto allo stesso partito di Flavia Perina - si difende l’azzurro -. Io ho le carte in regola e la diffido. Io pure da ragazzo ero schierato con Moshe Dayan, guarda un po’, nel 1967, quando tu non eri nato». «Mi diffidi, faccia quello che vuole», prosegue Majorino. «Il sindaco di Bari e il sindaco di Udine hanno un atteggiamento antisemita», incalza Gasparri.

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«Lei è un maleducato, parla da mezz’ora. Mi lasci parlare, sia minimamente rispettoso, se ci riesce. Basta con questa vicenda dell’antisemitismo usata in questa maniera, in un modo indecente. Siamo di fronte a un massacro, a una strage di innocenti, a un governo Netanyahu stragista rispetto a cui ci vuole una azione politica e diplomatica molto più dura, anche rispetto a scelte di boicottaggio, forze di interposizione, di azione diretta, svolta dall’Unione europea. E il governo italiano, come rispetto a Trump, si sta distinguendo per stare zitto e muto». Magnani prova a intervenire ma Majorino è un Caterpillar: «Non mi interrompa».

«Come non mi interrompa? Io devo governare il traffico..». «Però se mi ha invitato mi faccia esprimere un concetto: io sono grato a tutti coloro che in questo momento sono in mare e a tutti quelli che non sono stati immobili di fronte alla strage dei bambini. E dovremmo come istituzioni aiutarli, perché stanno facendo quello che le istituzioni, colpevolmente, non hanno saputo fare».

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