A Piergiorgio Odifreddi piace senz’altro sorprendere, spiazzare, fare arrabbiare. E questa cosa talvolta fa imbestialire i suoi compagni di sinistra. Un esempio? Quanto accaduto a L’aria che tira, su La7, con David Parenzo e i suoi ospiti che parlano di Sigfrido Ranucci e di Report.
«Sono ovviamente favorevole alla libertà di stampa - premette il matematico e scienziato, che quando si butta su politica e attualità combina spesso guai -, ma sono contrario al giornalismo d’inchiesta. In Occidente si fa e a volte ha prodotto dei frutti meravigliosi, per esempio la caduta di Nixon (il celebre scandalo Watergate, ndr), ma semplicemente instaura una seconda giurisprudenza. È come se ci fossero due poteri giudiziari, uno che è quello stabilito di giudici e pubblici ministeri con tutte le sue garanzie costituzionali e di legge, mentre l’altro è un potere giudiziario che non ha nessun vincolo, perché i giornali fanno le inchieste e poi pretendono...».
Odifreddi non riesce nemmeno a finire la frase e Parenzo lo interrompe con gli occhi fuori dalle orbite: «Ma è uno dei pilastri della democrazia la libertà di informazione». «Ma l’inchiesta è un’altra cosa... », si difende Odifreddi con David che insiste: «A lei piace più il modello russo, forse? La libertà di informazione a Mosca?». «No no no - replica l’ospite -, a me piace di più l’inchiesta fatta dai giudici che non quella fatta dai giornalisti, perché quella fatta dai giudici dà delle garanzie mentre i giornalisti non le danno». Altre proteste dallo studio: «Professore ma sono due cose diverse i giudici e i giornalisti», «Esattonon si scompone Odifreddi - e infatti dovrebbero fare cose diverse, i giudici devono fare i giudici e i giornalisti i giornalisti», «Ma i giornalisti fanno informazione e inchieste», «No, i giornalisti devono fare solo informazione».
L'aria che tira, Odifreddi smonta Ranucci: "L'inchiesta è un'altra cosa"
Sorpresa: c'è qualcuno a sinistra che non si straccia le vesti per Sigfrido Ranucci e per Report: è Pi...Stessa musica quando il focus si sposta sull’Ucraina: «Sono 4 anni che l’Europa sembra sia dimissionaria nei confronti degli europei e gli unici interessi che contano siano quelli degli ucraini. I governi europei sono stati eletti per fare gli interessi dell’Europa, l’Ucraina non è uno stato europeo, che ci piaccia o no». E giù altre sollevazioni nel parterre di La7.




