Libero logo

Bignami inchioda Majorino: "I migranti? Quando c'era il Pd"

sabato 8 novembre 2025
Bignami inchioda Majorino: "I migranti? Quando c'era il Pd"

2' di lettura

"Crediamo che sia importante consentire alle donne e agli uomini in divisa di lavorare in serenità e in tranquillità sapendo che la situazione non è semplice". La premessa di Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo a Montecitorio del partito guidato dalla premier Giorgia Meloni, è doverosa.

Ospite in studio da Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete 4, l'onorevole affronta il tema sicurezza insieme a Pierfrancesco Majorino, consigliere regionale del Pd in Lombardia nonché ex europarlamentare.

Mediterranea, Casarini ignora l'ordine del Viminale: l'ultimo scontro

La Mediterranea sfida ancora una volta il governo. Questa volta la ong di Luca Casarini ha deciso di impuntarsi contro l...

"Non voglio gettare la colpa su qualcuno ma noi oggi abbiamo uno dei fenomeni, e non voglio sembrare il razzista xenofobo e cattivo, che è dovuto all'immigrazione clandestina", puntualizza ancora Bignami con Majorino che prima lo ascolta pensoso e poi inizia a scuotere il capo in segno di dissenso. 

"La metà dei reati viene commesse da persone che ahimé sono arrivate in Italia dal 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020, parliamo di oltre 300mila persone in quei due anni in cui il presidente del Consiglio era un esponente del Partito democratico (il riferimento è soprattutto a Paolo Gentiloni, ndr). Noi - rivendica il deputato di FdI - abbiamo ridotto del 65% gli sbarchi, pochi, per noi sempre troppi rispetto a quelli che bisognerebbe arrivare a limitare, abbiamo aumentato i rimpatri, certo sempre pochi rispetto a quelli che bisognerebbe realizzare". 

Dritto e rovescio, Senaldi zittisce i maranza: "Non ve ne frega niente"

"Con uno stipendio di 400 euro, lavorando 11 ore, noi non ci accontentiamo! Non arriviamo a fine mese, devo fare la...

Certo, aggiunge Bignami, "un po' di scoramento viene", suggerisce ancora il meloniano, quando su misure come il modello Albania ci si mette di mezzo anche la magistratura, in una morsa con i partiti di sinistra e le Ong pro-migranti. Parole in grado di mandare ai matti i progressisti.