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Mourihno sempre meno "special"

Dopo il trionfo con l'Inter nel 2010 il tecnico portoghese in europa non ha vinto più nulla

Matteo Legnani
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Special one sì, ma fino alla stagione 2009-2010. Perchè da allora, Josè Mourinho di special, almeno in Europa, ha fatto ben poco. Zero tituli: nessuna vittoria nel trofeo Uefa più prestigioso e pure nessuna finale. Ieri sera, il suo Chelsea è uscito con le ossa rotte da Stamford Bridge, lo stadio di casa: annichilito 3-1 dall'Atletico Madrid operaio di Diego Simeone, che il 24 maggio volerà a Lisbona a contendere la coppa al real nel primo derby cittadino in una finale di Champions. E i tempi dei due trionfi (nel 2003-2004 con il Porto e, appunto, nel 2009-2010 con l'Inter appaiono sempre più lontani. Eccezion fatta per la stagione 2002-2003, in cui vince la Coppa Uefa sempre col Porto battendo gli scozzesi del Celtic, Mou in Europa non ha più combinato niente, nonostante le arie da guru del calcio mondiale che ostenta in ogni piazza dove arriva. Proprio l'assenza di risultati in Europa fu all'origine della sua dipartita dal Chelsea all'inizio della stagione 2007-2008, la quarta della sua prima esperienza coi Blues di Roman Abramovich. Nel 2004-2005 uscì in semifinale col Liverpool di Rafa Benitez, nel 2005-2006 venne sconfitto agli ottavi dal Barcellona, nel 2006-2007 ancora dal Liverpool e ancora in semifinale, mentre nel 2007-2008 venne esonerato a stagione appena iniziata. L'esperienza con l'Inter si concluse, come detto, con la vittoria al Santiago Bernabeu sul Bayern Monaco e l'anno dopo Josè fece le valige per Madrid sponda Real. Nelle tre stagioni coi blancos finisce fuori in semifinale per ogni anno: per mano del Barcellona nel 2010-2011, col Bayern nel 2011-2012 e col Borussia Dortmund nel 2012-2013. E siccome non c'è tre senza quattro, quest'anno ha fatto la stessa fine sulla panchina del Chelsea. Chissà che Abramovich non sia già pentito di averlo fatto tornare?

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