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MotoGp, Honda smentisce le voci: "A Valencia correremo". Resta il sospetto: se al secondo giro...

Andrea Tempestini
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Il motomondiale dei veleni si avvicina all'ultimo atto, la corsa di Valencia. Il clima è infuocato, tanto che i vertici del circus hanno deciso di annullare la conferenza stampa di rito prevista per giovedì, preferendo un incontro tra piloti e team manager, al riparo da telecamere e giornalisti. La conferenza stampa è stata annullata anche perché potrebbe coincidere temporalmente con la decisione del Tas sul ricorso di Valentino Rossi contro la penalità che dovrà scontare in Spagna, con la partenza dall'ultima casella in griglia. Ed in questo contesto, esplosivo, che si rincorrono alcune indiscrezioni inquietanti. Voci che risalgono agli ultimi giorni, e secondo le quali le Honda, accusate di essere sleali, avrebbero pensato di non correre l'ultima gara. Voci smentite: la Honda ci sarà, anche perché togliere le due moto più temibili offrirebbe un vantaggio folle, sleale, insensato a Jorge Lorenzo, già ampiamente aiutato in pista (e non solo) dal connazionale Marc Marquez. Impensabile, dunque, che non corrano. Eppure, fanno notare alcuni (maliziosi) addetti ai lavori, un problema tecnico dopo pochi giri di gara potrebbe sempre presentarsi. Un inconveniente che potrebbe costringere magari la moto di Marquez a rientrare a box. Fanta-motomondiale? Possibile. Eppure, dopo tutto quello che abbiamo visto, non ci si può stupire di nulla. Con un ritiro della Honda, Lorenzo, con assoluta probabilità, avrebbe la strada spianata per la conquista del mondiale. A cercare di fugare le voci ci pensa mister Shuhei Nakamoto, numero due del team Repsol Honda: "Vogliamo fare primo e secondo, perché un risultato che non influenza la battaglia per il titolo". Un dovere (e una speranza) credergli.

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