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Inter-Milan, un derby da 10:sfida tra Kovacic e Boateng

Tutto esaurito al Meazza. Il match gira intorno al baby esordiente in nerazzurro e al fenomeno ritrovato in rossonero. Un dubbio su Cassano

Andrea Tempestini
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di Francesco Perugini Schiaffino, Rivera, Gullit, Savicevic, Rui Costa, Seedorf. Suarez, Mazzola, Beccalossi, Matthaeus, Sneijder. Fino a poco più di un mese fa, in tanti temevano che il derby di Milano di stasera sarebbe stata una partita più povera. Affascinante, importante, ma priva di un elemento imprescindibile del gioco del calcio: i numeri 10. Persi i due olandesi rossonerazzurri in sei mesi, la Champions League e il mercato hanno restituito alla stracittadina di stasera due grandi interpreti: Kevin-Prince Boateng e Mateo Kovacic. La forza e il talento, l'impeto e la visione di gioco: diversi in tutto, i due numeri 10 condividono la missione di trascinare le milanesi in una sfida dall'importanza cruciale per la corsa al terzo posto. Il Diavolo ci è arrivato dopo un'incredibile rimonta e deve conservarlo dimenticando il Barcellona. La Beneamata il posto al sole l'ha perso un passo falso alla volta, ma a Plzen ha dato segni di risveglio. I precedenti sono dalla parte dell'Inter, i pronostici indubbiamente dicono Milan. I protagonisti attesi non si possono nascondere. niang ai boxPer il ghanese, ormai completamente recuperato in condizione e convinzione, tanti complimenti e probabile conferma da trequartista (complice anche un problemino fisico di Niang, da valutare pure Constant): «Kevin è cresciuto e con lui tutta la squadra, ha straordinarie qualità fisiche e mette in evidenza quelle tecniche se sta bene. Rispetto agli altri ha una gamba completamente diversa», lo elogia Allegri, «ciò che conta è restare davanti all'Inter che sino a poco tempo fa aveva 13 punti di vantaggio. È normale che sia una partita emotiva, sarà una partita completamente diversa da quella di mercoledì (Barcellona, ndr)». Un aspetto molto delicato del match, soprattutto pensando ala pressione che verterà su Mario Balotelli. «Mario sa bene che atmosfera troverà», ammette Max, «sarà una prova di maturità perché deve pensare solo a giocare e placare i suoi istinti». Se Boateng potrà contare su una squadra al top attorno a lui, Kovacic dovrà fare grande l'Inter: a 18 anni e all'esordio nella stracittadina. Colpa delle «probabili esclusioni eccellenti» in vista per Strama: tutti gli indizi portano ad Antonio Cassano, reduce da tanti impegni consecutivi in un periodo di scarsa forma. Stramaccioni potrebbe virare così su un 4-1-4-1 prudente, magari in vista di una partita da interpretare come quella dei cugini contro i blaugrana.  ranocchia speraMolto dipenderà dalle condizioni di Ranocchia, atteso fino all'ultimo (convocazione rimandate a stamattina), altrimenti toccherà a Chivu e Cambiasso. «Seguirò le mie l'auspicio del tecnico nerazzurro, «ho sentito tante discussioni su Balotelli, ma i tifosi interisti non hanno bisogno di lezioni di comportamento (la Curva Nord ha annunciato che non ci saranno cori contro Mario, ndr). Vogliamo vincere: anche l'anno scorso sembravano degli sparring partner e invece...». E invece è stato solo un derby: imprevedibile come sempre. E come un numero 10.

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