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Addio sogni Champions, ora il Milan punta sulla Europa League

Benedetta Vitetta
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Dopo 90 giorni il Milan ridimensiona i suoi piani e rivede già al ribasso i suoi obiettivi passando dalla Coppa "dalle grandi orecchie", la Champions, all'Europa League. "Sono passati tre mesi esatti da Milan-Craiova (3 agosto, 2-0), debutto casalingo dei rossoneri in Europa, 70mila persone sugli spalti, entusiasmo alle stelle e aspettative persino oltre" scrive oggi Il Corriere della Sera, "da Milan-Craiova a Aek-Milan tutto è cambiato e sembra che siano passati tre anni. L'entusiasmo si è trasformato nelle immancabili accuse social, il cui tribunale ha già emesso la sua sentenza: allenatore colpevole. Vincenzo Montella fin qui è stato bravo a lasciarsi scivolare tutto addosso, l'altra sera ad Atene ha dato i primi segni di (comprensibile) nervosismo nelle risposte. Il secondo pareggio di fila in Europa League - che ha portato la statistica a sei partite senza reti nelle ultime nove -, se non mette in discussione la qualificazione ai sedicesimi, suscita più di qualche riflessione sul gioco dei rossoneri. Tante le cose che non hanno funzionato, sul piano fisico, tattico e anche di temperamento". E così prima che la negatività coinvolga qualunque cosa la società corre ai ripari e cambia - in corsa - il business plan rivedendo al ribasso gli obiettivi stagionali. In queste settimane, i vertici societari sono impegnati nel capire quali siano esattamente i problemi della squadra: ostacoli psicologici, strutturali o una campagna acquisti che "fin qui non ha reso quello che ci si aspettava" prosegue l'articolo del Corriere, "tra questi anche André Silva, a secco l'altra sera ad Atene, a segno sei volte in Europa ma zero in campionato".  Quello che dirà il campo di Sassuolo - la sfida attende il Milan domani pomeriggio - sarà fondamentale per il proseguio della stagione, ma la società vorrebbe continuare con Montella, l'ipotesi del traghettatore Gattuso, per ora non è del tutto convincente. Detto questo, come spiega anche l'articolo de Il Corriere, dopo tre mesi, le aspettative dell'ambiente si sono già adeguate e l'amministratore delegato, Marco Fassone, vista la situazione, ha deciso di giocare d'anticipo: nel business plan presentato agli istituti di credito ha inserito l'Europa League, e non la Champions, come obiettivo minimo. 

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