MotoGp, Valentino Rossi contro Marc Marquez: "Ho paura di lui, mi deve stare lontano. La presa per il c*** no"
"Il problema è che è pericoloso, io ho paura a stare in pista con Marc Marquez". Ha gli occhi lucidi, Valentino Rossi. In un misto di sconcerto e rabbia, il pilota pesarese della Yamaha rompe definitivamente i rapporti con lo spagnolo della Honda, che lo ha speronato e fatto fuori, di nuovo, nel Gp di Argentina di MotoGp. E Rossi, dopo la gara, si sfoga davanti ai giornalisti: "Non mi sento tutelato dalla race direction, perché lui fa quello che gli pare con tutti. Ti viene addosso apposto. È entrato in curva almeno 20 km più forte e mi ha buttato fuori". Il comportamento di Marquez, campione del mondo in carica, è reiterato. "Quest'anno alla prima curva in Qatar ha preso la gamba di Zarco, venerdì ha cominciato a fare il matto, ha tagliato la strada a Vinales, lo ha fatto anche con me sabato durante le prove e lo ha fatto anche con Dovizioso - ha proseguito Rossi -. Oggi in gara le regole parlano chiaro, se si spegne la moto bisogna che vai fuori dalla griglia, lui ha riacceso la moto ed è venuto contromano. Doveva già essere fuori dalla gara, le regole dicono che non puoi partire. Poi dopo il drive through è venuto su come un matto, è andato a sbattere contro Alex Espargaro, Rabat e poi ha buttato me per terra". "Non accetto le scuse, spero che mi stia proprio lontano da me e che non mi guardi più in faccia", ha proseguito Rossi, furioso. "Lui viene a scusarsi davanti alle telecamere ma non è mica sincero, la volta dopo fa uguale - ha aggiunto il pilota della Yamaha -. La presa per il c... mi fa ridere, ci vuole almeno un pizzico di rispetto". Secondo Rossi Marquez "alza il livello della competizione a un livello che è pericoloso. Poi mi tratta ancora peggio degli altri, come è successo nel 2015 quando mi ha fatto perdere il Mondiale apposta - ha ricordato il campione di Tavullia -. Non può succedere che lui vada a sbattere contro sei piloti in un weekend. Una volta può capitare a tutti, però così lo fai apposta. Se lui continua così allora anche tutti gli altri alzeranno il livello di aggressività e siccome è uno sport pericoloso si rischia che vada a finire male".