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L'Inter passa a Marassi al festival dei gol annullati: Brozovic-gol al 94°, Samp ko

Andrea Tempestini
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L'Inter non muore mai. I nerazzurri conquistano sul 'gong' un'altra pesantissima vittoria nella loro strada verso la risalita alle primissime posizioni. Dopo il Tottenham, la Sampdoria. Dopo Vecino, tocca a Brozovic. Un gol del croato stende i blucerchiati a Marassi e regala a Spalletti tre punti fondamentali, sia in termini di classifica che di morale, dando continuità al successo ottenuto in Champions League. Una gara combattuta, ricca di emozioni e di occasioni da una parte e dall'altra, con il Var costretto a intervenire due volte per togliere due reti agli ospiti, una a Nainggolan l'altra ad Asamoah. Neanche la tecnologia però è riuscita a fermare la corsa di un'Inter desiderosa di tornare a casa con l'intera posta in palio per rilanciarsi e confermare come l'impresa con il Tottenham non sia stata un fuoco di paglia. Spalletti fa rifiatare De Vrij e Perisic rispetto al match con il Tottenham. Miranda fa coppia con Skriniar in difesa, dove rientra anche D'Ambrosio sulla corsia destra. Davanti ci sono Politano, Nainggolan e Candreva dietro l'unica punta Icardi. Una sorpresa anche dalla parte opposta: gioca Ramirez come trequartista dietro al tandem Defrel-Quagliarella. In mezzo al campo Ekdal è affiancato da Praet e Linetty. Dietro c'è Tonelli accanto ad Andersen. Pronti via e la Samp si rende subito pericolosa dopo neanche un giro di lancette con Quagliarella, la cui rovesciata viene smanacciata da Handanovic. I liguri sembrano più in palla in avvio e all'11' i nerazzurri tremano ancora sul tentativo di Linetty, su cui è decisivo l'intervento di D'Ambrosio. Gli ospiti si fanno vedere per la prima volta delle parti di Audero al 17' con un rasoterra di Nainggolan che non desta preoccupazioni. Con il passare dei minuti l'Inter prende campo e alza il proprio baricentro: al 32' Candreva crossa dalla sinistra, Vecino anticipa tutti di testa ma manda alto. I nerazzurri dopo le difficoltà dei primi minuti iniziano a presidiare stabilmente la metà campo avversaria. La Doria riparte in contropiede, affidandosi alle qualità tecniche e alla velocità di Quagliarella e Defrel, sempre pungenti. Al 43' arriva il primo intervento del Var: Nainggolan pesca il jolly dal limite dell'area e va a segno, ma Guida annulla con l'ausilio della tecnologia per un precedente fuorigioco di D'Ambrosio. Nella ripresa la superiorità dell'Inter è ancora più evidente. Al 6' Candreva disegna una bella traiettoria a giro ma si ferma al palo, poco dopo è Icardi di testa in tuffo a colpire l'esterno della rete. Giampaolo avverte le difficoltà dei suoi e prova a mettere forze fresche in mezzo al campo con un doppio cambio: dentro Barreto e Jankto, fuori Linetty e Praet. Anche Spalletti attinge dalla panchina, buttando nella mischia Perisic per Politano. Gli ospiti continuano a premere con insistenza alla ricerca del gol. Nainggolan con uno scavetto trova libero Candreva, che calcia al volo dentro l'area esaltando i riflessi di Audero. Tre minuti dopo, al 27', Icardi di testa anticipa anche il compagno Keita (entrato per Candreva) ma non inquadra di un soffio lo specchio della rete. La Samp però non sta a guardare, anche perché l'Inter è inevitabilmente sbilanciata alla ricerca del vantaggio. Quagliarella al 30' riceve palla sulla tre quarti e non ci pensa su due volte, mandando la palla fuori non di molto. Il finale è intensissimo, avvincente, con entrambe le formazioni che provano a superarsi. Skriniar in girata non trova la porta 'graziando' la sua ex squadra, poi è Asamoah al 40' a trovare l'angolo giusto con una botta da fuori area che supera Audero. Anche in questo caso però interviene il Var, che annulla la rete perché il pallone, servito da D'Ambrosio, era precedentemente uscito. Sul ribaltamento di fronte viene annullata una rete anche alla Sampdoria per un fuorigioco di Defrel, con Marassi già esploso dalla gioia. Arriva in pieno recupero quindi la rete che decide la partita, proprio come qualche giorno fa con il Tottenham. Allora Vecino, questa volta Brozovic. Suo il destro che supera Audero e fa rivivere ai nerazzurri una notte da sogno.

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