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Nazionale, viva Kevin Lasagna: fa godere la Nazionale e pure quelli che odiano Libero

Gino Coala
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Che dire, la Lasagna ci è proprio piaciuta. Per di più condita con una bella spruzzata di Biraghi. Prendiamo in prestito dai social network una battuta nata al 92' di Polonia-Italia. Proprio in quel momento, dopo il gol del terzino della Fiorentina su assist dell' attaccante dell' Udinese, i lettori di Libero - e non solo - hanno subito ripensato al nostro titolo pre-partita: «Se c' è Lasagna ci fanno a fettuccine». È cominciata così l' ironia per la "gustosa" beffa, anche se non è mancato chi ha suggerito che la nostra testata abbia portato bene agli azzurri. Poco importa, l' Italia ha evitato la retrocessione nella Nations League e ha mostrato segnali incoraggianti dopo il buio degli ultimi mesi. Contro degli avversari piuttosto deludenti rispetto al peso dei loro attaccanti, però, il successo è arrivato solo su azione d' angolo nel recupero. E dopo che la Nazionale aveva sciupato almeno cinque occasioni e colpito due traverse. In prospettiva Euro 2020, il problema degli azzurri resta là davanti, nella mancanza di un finalizzatore. Ed era questo il centro dell' articolo dopo la bocciatura di Immobile. «Ho messo Lasagna anche per evitare di prendere gol su calcio piazzato», ha ammesso poi il ct azzurro. È l' ennesima impresa per l' attaccante che solo cinque anni fa giocava tra i dilettanti e nel 2015 ha conquistato la A col Carpi. Il primo gol tra i grandi? L' 1-1 all' Inter, a San Siro, e guarda caso al 92'. Dopo un altro anno tra i cadetti, Kevin si è ripreso la massima serie grazie all' Udinese e ora la Nazionale in piena emergenza-punte. Una doppia mossa disperata - la convocazione e l' ingresso in campo a Chorzow - si è così trasformata in uno scacco matto per Mancini. Siamo stati i primi a esultare con gli azzurri e, ve lo assicuriamo, la Lasagna non ci è stata per nulla indigesta. di Francesco Perugini

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