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Magica Roma da record: Udinese ko, nona vittoria consecutiva

Higuain

Il Pipita trasforma due rigori (dubbi): finisce 2-0. I partenopei si rilanciano dimenticano la sconfitta con la Roma e si rilanciano nell'inseguimento

Andrea Tempestini
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Nove vittorie, record in serie A in apertura di campionato: è una Roma da sogno quella che soffre e vince - in dieci - a Udine. La Magica mantiene i cinque punti di vantaggio su Napoli (vittorioso 2-0 nell'anticipo di mezzogiorno contro il Torino) e Juventus, che si impone in casa col Genoa per 2-0. Disastro Milan, battuto 3-2 a Parma (a segno anche Cassano). La Fiorentina conclude una settimana d'oro: dopo la pazzesca vittoria con la Juve e quella in Europa League, i Viola raccolgono tre punti a Verona col Chievo. Per il Bologna tre punti fondamentali nel match col Livorno: finisce 1-0. Pari senza reti tra Catania e Sassuolo. Nelle partite del sabato, vittoria della Samp a Marassi contro l'Atalanta, mentre l'Inter ne fa quattro al Verona. Nel posticipo delle domenica sera, la Lazio si rimette in carreggiata battendo 2-0 il Cagliari all'Olimpico: nel secondo tempo entra in campo Klose, che cambia la partita. A segno il tedesco e Candreva. Di seguito la cronaca di tutte le partite. Magica record - La Roma suona la nona. I giallorossi passano per 1-0 sul campo dell'Udinese e continuano la marcia trionfale in vetta alla classifica. In inferiorita' numerica nell'ultima mezz'ora per l'espulsione di Maicon, la formazione di Garcia sfonda all'82' con il gol del neoentrato Bradley: nona vittoria in 9 giornate e la Roma vola a 27 punti. L'Udinese rimane a quota 10 incassando una sconfitta immeritata. I friulani non raccolgono nulla nel match cominciato con il piede sull'acceleratore.. Muriel scappa in contropiede e dal limite dell'area lascia partire un rasoterra angolatissimo: palo pieno. Dopo il pericolo scampato, la Roma prova a prendere in mano il match affidandosi soprattutto all'energia di Maicon, che comincia a spingere sulla fascia destra. I padroni di casa concedono pochissimo e si affidano alle accelerazioni delle punte. Muriel e Di Natale dialogano al 19', il numero 10 va al tiro ma la conclusione e' debole e centrale, De Sanctis non ha problemi a bloccare. Dall'altra parte, Kelava e' inoperoso fino al 36', quando devia oltre la traversa un colpo di testa di Borriello. E' molto piu' pericolosa l'azione che l'Udinese imbastisce al 38' con l'imbucata di Muriel per Gabriel Silva, che evita l'uscita di De Sanctis e scodella verso la porta: solo il prodigioso intervento di Castan salva la porta capitolina. In avvio di ripresa la Roma si presenta con atteggiamento piu' propositivo e si fa vedere davanti con Pjanic e Maicon, i ispirati tra gli uomini di Garcia.  Il brasiliano, pero', rovina la sua prestazione con un'ingenuita' al 65': gia' ammonito, stende Badu a centrocampo e viene espulso. In inferiorita' numerica, Garcia si copre inserendo Torosidis al posto di Pjanic. L'Udinese riprende vigore e si riversa in avanti a caccia del gol. Al 70' Di Natale spara da 20 metri, Castan ci mette il piede e il pallone sfila a pochi centimetri dal palo. La Roma si assesta e sembra intenzionata a difendere il pareggio. Garcia getta nella mischia Bradley al posto di Borriello e proprio il centrocampista statunitense si trasforma nel match winner all'83'. Strootman costruisce, l'americano e' preciso dal limite dell'area: piatto destro, palla nel sacco e la Roma vince 1-0.  Tre punti bianconeri - La Juve si rialza e stende il Genoa. I bianconeri, reduci dai k.o. contro Fiorentina e Real Madrid, si impongono per 2-0 con una prestazione convincente e riprendono la marcia nelle zone alte della classifica. La formazione di Conte ottiene i 3 punti al termine di 90 minuti dominati: si rivede la squadra padrona del campionato negli ultimi 2 anni e il Genoa fa da sparring partner allo Stadium. La Juve si riversa subito nella meta' campo avversaria e crea occasioni in serie grazie soprattutto a Llorente. L'attaccante spagnolo e' efficace soprattutto come suggeritore e offre un paio di assist d'oro a Pogba. Il francese, pero', non trova il tempo per concludere. La porta rossoblu vacilla a ripetizione delle parate di Perin se la Vecchia Signora non sfonda. Quando l'estremo difensore non ci puo' arrivare, c'e' la traversa a respingere il destro di Vidal al 18'. Il cileno ha una chance decisamente piu' ghiotta al 23', quando l'arbitro assegna un rigore ai bianconeri per il fallo di Biondini su Asamoah. Vidal non sbaglia dal dischetto, 1-0. Il vantaggio non sazia i padroni di casa che continuano ad attaccare e sfiorare il gol. Pirlo e il solito Pogba, in particolare, sprecano il pallone del raddoppio. Il bis bianconero e' solo rinviato e arriva al 36' ad opera di Tevez. Dribbling secco e diagonale rasoterra, l'argentino fa centro e il 2-0 e' cosa fatta. Il copione non cambia in avvio di ripresa, con la Juventus in costante proiezione offensiva. Perin continua a tappare buchi. Con il passare dei minuti, i campioni d'Italia si preoccupano soprattutto di gestire il match. Il ritmo dell'incontro cala e il Genoa riesce a contenere le manovre avversarie con minori difficolta'. La gara si va spegnendo progressivamente, mentre Conte richiama in panchina Asamoah, Llorente e Vidal per concedere qualche minuto a De Ceglie, Giovinco e Padoin.  La Viola vince ancora - La Fiorentina ci prende gusto e con un'altra vittoria in rimonta resta nella scia delle grandi. I viola stendono il Chievo per 2-1 grazie a una doppietta di Cuadrado. La Fiorentina va vicina al gol dopo cinque minuti con una girata al volo di Joaquin di poco alta, poi alle soglie del quarto d'ora la difesa dei viola si addormenta e il Chievo la punisce: cross di Drame' e colpo di testa indisturbato di Cesar che vale l'1-0. La squadra di Montella commette lo stesso errore alla mezz'ora e rischia grosso sull'incornata di Thereau, pescato a centro area da Drame': palla alta di poco. La Fiorentina si sveglia prima dell'intervallo e per il Chievo sono dolori. A raddrizzare le cose per gli ospiti ci pensa il solito Cuadrado: il colombiano sfreccia sulla sinistra, brucia Estigarribia con un dribbling a rientrare e batte Puggioni con un piatto destro sul palo piu' lontano. La Fiorentina completa la rimonta al 65' con il gol del 2-1 firmato ancora da Cuadrado: un rimpallo fortuito di Rossi diventa un assist formidabile per l'esterno viola, che beffa Puggioni in uscita con un destro sul primo palo. La squadra di Montella resta cosi' al quarto posto con 18 punti in compagnia dell'Inter. Il Milan cola a picco - Il Parma stende il Milan a fil di sirena e inguaia i rossoneri. Il 3-2 del Tardini matura in pieno recupero: Parolo, autore di una doppietta, rende vana la rimonta del 'diavolo' nella ripresa. La squadra di Massimiliano Allegri resta ferma a quota 11 punti e il distacco di 16 lunghezze dalla Roma capolista diventa abissale. Il Milan ritrova un Balotelli con un nuovo look, senza cresta ne' orecchini, ma non risolve tutti i suoi guai: nel primo tempo la difesa scricchiola, le idee scarseggiano e l'attacco non segna. La partita del Tardini inizia in salita per i rossoneri, sotto di un gol dopo appena dieci minuti. Biabiany va via a Constant sulla corsia destra e dal fondo serve un pallone invitante in mezzo che Parolo, dopo un rimpallo fortuito, sfrutta alla grande: diagonale sul palo piu' lontano e 1-0. Il 'diavolo' fa fatica a trovare spazi e il Parma al 26' e' di nuovo pericoloso con un tiro-cross di Cassano che, complice la deviazione di Silvestre, termina sull'esterno della rete. I rossoneri costruiscono la prima occasione degna di nota solo al 32', quando Birsa premia l'inserimento di Poli che di destro sfiora il palo. Un minuto dopo e' Balotelli a mettersi in luce, ma solo per una simulazione nell'area gialloblu' che l'arbitro Valeri punisce con un giallo. Di tutt'altro spessore, invece, il primo tempo dell'ex rossonero Cassano impreziosito, prima dell'intervallo, dal gol del raddoppio. Biabiany fa il bello e il cattivo tempo sulla corsia presidiata, si fa per dire, da Constant: il francese mette un'altra palla d'oro in mezzo, Parolo serve l'assist all'accorrente Cassano che con un destro chirurgico infila Gabriel.  Doppio Pipita, Napoli va - Due gol dagli 11 metri di Higuain bastano al Napoli per domare il Torino e mandare definitivamente in archivio la sconfitta subita contro la Roma. Benitez rilancia il 'pipita' dal primo minuto e l'argentino dopo circa mezz'ora di gioco e' gia' a quota 2 reti, frutto di altrettanti rigori dubbi che fanno infuriare il tecnico granata Ventura. Al di la' delle decisioni dell'arbitro De Marco, c'e' da dire che il Torino fa ben poco per cambiare il destino del match. Il Napoli forse vince con qualche aiutino arbitrale ma tutto sommato con merito e si rilancia all'inseguimento della Roma. L'arbitro De Marco assegna il primo penalty alle soglie del quarto d'ora dopo un numero di Mertens nell'area granata. Il belga va via a due difensori e cerca con astuzia il contatto da rigore con Bellomo, poi dal dischetto Higuain fa centro. L'argentino sta bene e si vede anche al 22', quando sfiora il raddoppio con un destro potente dalla distanza che esce di un soffio. Il Torino e' alle corde e il forcing del Napoli viene generosamente premiato da De Marco alla mezz'ora. L'arbitro, consigliato dall'assistente di porta, assegna il secondo rigore per un tocco di mano di Glik sul tiro ravvicinato di Fernandez. Il braccio del difensore e' attaccato al corpo, ma tant'e': dal dischetto Higuain spiazza Padelli e il Napoli e' avanti 2-0. Il passivo per il Torino potrebbe diventare ancora piu' pesante al 36' quando Padelli sbaglia completamente l'uscita fuori area e lascia la porta spalancata ad Insigne, ma il destro a botta sicura dell'attaccante azzurro viene deviato da D'Ambrosio quanto basta per tenere in vita gli ospiti. Il Toro si scuote solo prima dell'intervallo e si rende pericoloso prima con una punizione di Cerci deviata in corner da Reina poi con una girata di Glik fuori di un soffio. Il risultato pero' non cambia e in avvio di ripresa Ventura mischia le carte con una mossa a sorpresa: fuori Cerci e dentro Meggiorini. Eppure la fantasia del n.11 avrebbe fatto comodo al Toro in una ripresa in cui le occasioni per gli ospiti latitano. Il Napoli da' l'impressione di poter gestire senza problemi il 'tesoretto' del primo tempo e Benitez inizia a pensare ai prossimi impegni: quindi standing ovation per Higuain e spazio a Callejon per i venti minuti finali. Per gli azzurri si aprono spazi invitanti in contropiede e proprio Callejon al 79' si divora la chance per piazzare il colpo del definitivo ko. Il sipario sul match cala definitivamente all'86', quando Basha viene espulso per un fallo giudicato da ultimo uomo su Pandev. Il Torino ci prova generosamente in inferiorita' numerica, ma Reina chiude la porta sul destro da fuori di Meggiorini e spegne anche le ultime velleita' degli ospiti.  Hurrà Bologna, pari Sassuolo - In zona retrocessione sorride il Bologna, che vince la sfida salvezza contro il Livorno. Gli amaranto sprecano subito una buona chance con un colpo di testa di Paulinho di poco alto sulla traversa. Il Bologna invece fa centro alla prima occasione con Jose' Angel Crespo: sul cross di Cech lo spagnolo si inserisce fra due difensori avversari e batte Bardi di testa. I rossoblu' potrebbero chiudere il match al 69' ma Bardi si oppone in tuffo al colpo di testa di Diamanti. Ma per i tre punti basta e avanza. Solo un pareggio, infine, per il tecnico De Canio all'esordio sulla panchina del Catania. Gli etnei non vanno oltre 0-0 contro il Sassuolo dopo 90 minuti con poche emozioni. La classifica -  Queste le gerarchie del campionato di serie A: dopo nove giornate Roma 27 punti; Napoli e Juventus 22; Inter e Fiorentina 18; Verona 16; Parma e Atalanta 12; Lazio e Milan 11; Cagliari, Udinese e Torino 10; Sampdoria ; Livorno e Genoa 8: Catania, Bologna e Sassuolo 6; Chievo 4.

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