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Josip Ilicic, il dramma privato della malattia: "Ho pensato di non svegliarmi più come Davide Astori"

Marta Beretta
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Josip Ilicic può tornare a gioire non solo per l'ottima performance nella sua prima partita di campionato contro il Chievo ma anche per aver definitivamente sconfitto l'infezione batterica ai linfonodi del collo che l'ha tenuto lontano dai campi per due lunghi mesi. Intervistato da SkySport, l'attaccante dell'Atalanta ha voluto raccontare il difficile periodo che ha dovuto affrontare "Quello che è successo ad Astori mi è rimasto in testa per giorni. C'è stato un periodo in cui avevo paura di andare a letto e addormentarmi - e continua - ho avuto paura dicevo: e se domani mattina non mi sveglio? Come farò a non vedere più la mia famiglia? Ci sono persone che col mio stesso problema sono finite in coma". Questa esperienza l'ha proprio segnato e ha temprato il suo carattere, adesso, infatti, non pensa solo al lavoro ma cerca di circondarsi dei suoi cari, di pensare alle cose importanti della vita e di non arrabbiarsi per le stupidaggini "La vita è breve. Sono più forte di testa, lì è cambiato qualcosa". Sono stati dei momenti cruciali per la sua vita ed è per questo che ha voluto pensare solo alla salute abbandonando del tutto l'idea del calcio "Ho smesso di guardare le partite in tv - e aggiunge - a un certo punto ho sperato anche solo di poter tornare a camminare come una persona normale, neanche fare il calciatore". Per approfondire leggi anche: Vincenzo Mollica, cosa vuole che scrivano sulla sua lapide

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