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Khedira, Ronaldo, Emre Can. La Juve torna schiacciasassi: Sassuolo "regolato" con 3 gol 

Davide Locano
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Si può dire che la Juventus abbia ritrovato se stessa o, per lo meno, la strada maestra per allungare la striscia dei successi (sono 20 su 23 gare) e le mani sullo scudetto (sono 11 i punti di vantaggio sul Napoli) dopo il passo falso di Bergamo in Coppa Italia e il mezzo scivolone interno contro il Parma. È un buon segnale in vista della Champions League e della trasferta pelosa di Madrid, anche se non tutto funziona ancora come dovrebbe. Il 3-0 rifilato al Sassuolo (Khedira, Ronaldo, Emre Can) è figlio infatti di una prestazione abbastanza sofferta nel primo tempo e molto più fluida nella ripresa, con passaggi a vuoto, errori in fase di disimpegno, improvvise accelerazioni, numerose chance per segnare. La crescita esponenziale del centrocampo ha consentito alla difesa (di riserva) di rischiare meno e di non prendere gol, all'attacco di avere rifornimenti preziosi. Il tap-in di Khedira ha sbilanciato il risultato dopo 23 minuti non proprio agevoli per la Juventus, là dove il Sassuolo con una partenza più convinta e spregiudicata ha dato la sensazione di avere la testa libera e pieno possesso della partita, soprattutto ha sfiorato due volte il vantaggio, salvata da Szczesny e da una certa dose di fortuna. Senza Bonucci e Chiellini (assenze che continuano a pesare, basta certificare la prestazione deficitaria di Rugani), senza i convalescenti Cuadrado e Douglas Costa e con Dybala ancora in panchina, la squadra di Allegri si è consegnata all'estro di Bernardeschi e alla solidità del centrocampo titolare, con Pjanic e Matuidi, soprattutto con Khedira, per lunghi tratti il migliore e non solo per il gol. Il tedesco continua a essere una pedina fondamentale per i bianconeri a livello tattico, di apporto carismatico e di presenza sotto porta. Eppure la Juventus ci ha messo un pò (troppo) per scrollarsi di dosso ruggini e paure, per passare in vantaggio, per consolidare la propria manovra offensiva, per raddoppiare con una capocciona tremenda del solito CR7, per infilare il tris con Emre Can, entrato in campo da pochi istanti. La capacità di palleggio del Sassuolo, un buon giropalla e un'ottima predisposizione alla contesa, hanno messo a tratti in difficoltà i bianconeri. Che continuano a giocare non benissimo, che non danno quasi mai l'impressione di agire con leggerezza, che hanno trame offensive poco originali. Non a caso, la rete di Khedira è scaturita da una incertezza in fase di rilancio di Consigli. Però c'è sempre l'acuto di uno dei suoi campioni a raddrizzare la baracca e a rendere inutile lo sforzo di chi prova a fermare i marziani. E quando qualcuno stecca, tipo Szczesny nella ripresa - un rinvio ciabattato che ha messo il pallone del pareggio sul piede di Berardi - interviene la buona stella a illuminare la strada e circoscrivere i danni. E poi c'è comunque un signore che si chiama Cristiano Ronaldo, alla rete numero 18... di Vittorio Oreggia (LaPresse)

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