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Inter, le ipotesi per il dopo-Mauro Icardi: non solo Duvan Zapata

Davide Locano
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Quelle che l' Inter deve affrontare in questo finale di stagione potrebbero essere le ultime cinque partite di Mauro Icardi con la maglia nerazzurra. La tregua armata con Spalletti ha la scadenza fissata agli ultimi di maggio, quando la qualificazione in Champions League sarà blindata. Dopodiché si lavorerà al suo futuro, nonostante Wanda Nara garantisca che lei e suo marito resteranno a Milano: «Abbiamo anche rinnovato l' iscrizione a scuola dei bambini». Buona strategia per riversare le colpe sulla società in caso di cessione (su Icardi resta forte la Juve, nessuna conferma sul Psg). Intanto l' Inter guarda avanti e raccoglie informazioni su alcuni profili che potrebbero sostituire il numero 9. Fari puntati su Duvan Zapata (28 anni), Edin Dzeko (33) e Romelu Lukaku (25): il primo è stato visionato in almeno tre occasioni da scout interisti che l' hanno promosso a pieni voti, il secondo rappresenta "l' usato sicuro", e il terzo è il top player internazionale che solletica le fantasie della dirigenza. Per nessuno dei tre, però, la strada è in discesa: l' Atalanta sa di avere un gioiello in rosa e ha fissato il prezzo a 50 milioni cash per lasciarlo partire. I nerazzurri ci pensano, e studiano un' offerta che comprenda qualche giocatore delle giovanili, per ammorbidire le richieste. Il colombiano, che guadagna circa un milione e mezzo, accetterebbe un quinquennale da 2.5 milioni più bonus. Leggi anche: La sparata di Cassano: "Meglio Lautaro di Icardi" Discorso diverso per Dzeko: per questioni di età, Suning non ha intenzione di soddisfare le esose richieste romaniste per il suo cartellino (15-20 milioni cash, a un anno dalla scadenza di contratto), mentre avrebbe già accettato le 'condizioni' di Edin (triennale da 5 milioni annui). Resta infine il sogno Lukaku, prima scelta nerazzurra, di difficile concretizzazione: tramontata l' idea scambio alla pari con Icardi, il suo trasferimento all' Inter pare quasi impossibile: il Manchester United lo valuta più di 80 milioni, e il suo stipendio da 10 milioni netti annui spaventa le casse cinesi. di Filippo M. Capra

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