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Luciano Moggi, Juventus: quanto peserà l'infortunio di Giorgio Chiellini

Davide Locano
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Un brutto infortunio in allenamento toglie Chiellini al calcio almeno per 5/6 mesi, a risentirne saranno la nazionale e la Juve, essendo Giorgio un allenatore in campo che sa posizionare i compagni a seconda dell' avversario. È nato alla scuola di Montero, difficile trovarne un altro di uguale tempra e qualità tattica. La Juve ne ha già pagato le conseguenze contro il Napoli. Il suo sostituto, De Ligt, si è reso infatti colpevole (?) di due dei tre gol subiti. Non c' è la sentiamo però di crocifiggere il giovane olandese, era alla prima partita ufficiale con la nuova maglia e deve ancora fare conoscenza con il calcio italiano: doveva crescere alla corte di re Giorgio, come Giorgio era cresciuto alla corte di Montero. Diamogli il tempo di maturare, anche se la Juve non può attendere molto. La partita ha avuto esiti da cardiopalmo, nella prima parte poteva finire con uno scarto di reti superiore per la Juve se i legni non avessero respinto le palle di Khedira e Douglas Costa. Mentre il Napoli, quasi ripetendo la gara fatta con la Fiorentina, è stato spettatore. Si è visto un Douglas Costa spacca-partite che addirittura si è posto in evidenza in fase difensiva: è l' uomo in più per disorientare l' avversario e creare spazi. Al pari di Lozano che, entrato probabilmente troppo tardi al posto di Mertens, ha ridestato il Napoli dal sonno, lo ha reso aggressivo e saltando sistematicamente l' avversario ha creato spazi oltre ad aver riaperto la gara con il gol del 3-2. A tempo scaduto però il Napoli ha commesso l' errore di sentirsi appagato dalla rimonta, ha calato i ritmi e subito l' autorete di Koulibaly, tra l' altro in pessima giornata (vedi il secondo gol juventino, quando Higuain l' ha uccellato). Ancelotti dovrà posizionare meglio i giocatori perché non si possono pretendere tocchi da regista da Zielinski e guizzi da trequartista da Ruiz. La verità è che il centrocampo non filtra e la difesa va per questo in confusione: lo dimostrano i 7 gol già subiti. Con il minimo scarto il Milan prevale a San Siro contro il Brescia, senza entusiasmare. Gli uomini di Corini sono andati per due volte vicini al pari: ma che errore Bisoli davanti a Donnarumma. Meglio i rossoneri quando sono entrati Piatek e Paquetà nella ripresa, discreto l' esordio di Bennacer. Arriva intanto a Milano l' attaccante Rebic dall' Eintracht, scambiato con André Silva: ma a migliorare il centrocampo chi ci pensa? Vince di rigore l' Inter a Cagliari, a seguito di una veronica di Sensi (il migliore in campo). Non è stata una partita facile per i nerazzurri, andati per primi in vantaggio, ma sarà difficile per tutti battere questo Cagliari in questo campo. Potremmo anche dire che all' Inter è mancata nell' occasione la mentalità vincente, la foga agonistica tanto agognata da mister Conte. La vittoria è comunque meritata e permette ai nerazzurri di stare agganciati a Juve e Toro in testa. E ciò nonostante un Lukaku ancora lontano dalla forma migliore. Il derby romano è stato emozionante più per i legni colpiti che per il gioco. Tre pali e una traversa la Lazio, due la Roma: se contassero avrebbe vinto la squadra di Inzaghi 4-2, mentre il campo ha sancito l' 1-1. Meglio la Lazio della Roma, nonostante lo svantaggio dopo il rigore di Kolarov: due squadre che alla fine potrebbero litigarsi il quarto posto in lotta con l' Atalanta e il Toro, quest' ultimo capace di vincere in rimonta sui bergamaschi. La squadra di Mazzarri ha messo in mostra una solidità di primo ordine (sarà anche per la preparazione più avanzata effettuata per i preliminari di E-League), mentre quella di Gasperini è sembrata in ritardo di forma. di Luciano Moggi

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