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Ferrari, alleanza in Formula 1 tra Mercedes e Red Bull: 2020, pessime notizie per Leclerc e Vettel

Marco Rossi
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Grandi manovre in casa Ferrari. Lo scrive il Corriere della Sera in edicola martedì 3 novembre. Sconfitta in pista la scuderia italiana è stata abile sul tavolo politico a firmare per primi il Patto della Concordia assicurandosi la fetta più grossa degli introiti e conservando il diritto di veto (seppure depotenziato). Ed è questa mossa ad aver scoperchiato il vaso dei veleni e ad aver sancito l'alleanza anti-Cavallino di Mercedes e Red Bull. Colpi bassi, richieste di chiarimenti sulle soluzioni utilizzate dall'avversario, insinuazioni e pressioni sulla Fia per aumentare i controlli. Ed è probabile che le scorie di questo conflitto proseguano anche l'anno prossimo. Con un'alleanza tra i due colossi contro la ferrari: niente di buono, insomma, soprattutto nell'anno in cui si vuole vincere il mondiale a tutti i costi. Leggi anche: Formula 1, le pagelle alla stagione 2019 Poi a Maranello devono sistemare altre questioni: rivedere le strategie, ridurre gli inconvenienti durante i pit-stop. Infine, il capitolo piloti: maneggiare la rivalità esplosiva Vettel-Leclerc. Si riparte senza gerarchie, ma arriveranno momenti nei quali sarà necessario fissarle per evitare gli errori del passato. Non solo Binotto ritiene (ancora) che sia un vantaggio avere una coppia così. Per Emerson Fittipaldi - il brasiliano due volte iridato è tornato a seguire quasi tutti i Gp dal vivo -, "due così veloci aiutano ad alzare il livello tecnico spingendosi a vicenda. L'esperienza di Sebastian nel mettere a punto la macchina e lo spirito da giovane leone di Charles. La Ferrari ha solo da guadagnarci". Un po' di ottimismo non fa male dopo un' annata così, a patto che non sia un' altra illusione.

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