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“Un piccolo San Siro vicino al nuovo stadio? Idea stupida". Soltanto Sala punta sul calcio femminile

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Marco Rossi
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Si continua a discutere sul futuro dello stadio di San Siro. E la cronaca di Milano del Corriere della sera in edicola mercoledì 4 dicembre fa sapere che parte in salita la trattativa sul nuovo stadio tra Milan e Inter e il Comune anche se il sindaco Beppe Sala si dice fiducioso dell'esito finale. Il convitato di pietra resta sempre il destino del Meazza. Palazzo Marino ha chiesto di valutare la possibilità di mantenere un San Siro ridotto ma sempre destinato al gioco del calcio giovanile e femminile, le due squadre si sono dette disponibili a verificare l'ipotesi ma allo stesso tempo ritengono che l'idea di due stadi uno accanto all'altro rischia di essere "un po' stupida". Sgradevole.   Per approfondire leggi anche:  Dinamo Zagabria-Atalanta, scontri e feriti vicino San Siro Dal Comune fanno notare che l'idea "un po' stupida" non è così tanto peregrina e che in giro per il mondo esistono diverse situazioni di due stadi vicini, ma è il sindaco Sala a tirare le conclusioni con un filo d'ottimismo: "Credo si possa trovare un punto d'arrivo comune. Il passo in avanti è che le squadre faranno un'analisi tecnica sulla possibilità di mantenere San Siro. Voglio essere sicuro che non si possa salvare. Se saremo tutti convinti che salvarlo costa troppi soldi ed è una follia, ne prenderemo atto. L'altro tema per me è difendere gli interessi dei milanesi. Adesso San Siro vale 100 milioni e ogni anno incassiamo 10 milioni di affitto. Domani il patrimonio sarà zero e zero saranno i ricavi per i prossimi 32 anni.Il tema è incontrarci nel giusto mezzo". Se ne riparlerà l'anno prossimo.

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