La Confederations Cup, prova generale per il mondiale made in Brasile del 2014, si è aperta nel migliore dei modi per gli azzurri che, nel Maracanà della leggenda, battono per 2 a 1 il Messico del "Chicharito" Hernandez. Un successo che porta la firma dei due giocatori simbolo della nuova e vecchia Italia: Andrea Pirlo, cento presenze con la maglia azzurra, e Mario Balotelli. La gara - Il Messico, scende in campo con il 4-2-3-1 e con Giovani Dos Santos schierato alle spalle di Hernandez. Gli azzurri partono bene, la difesa messicana sbanda paurosamente e già al 5' capitan Rodriguez regala palla a Balotelli che però sbaglia il pallonetto. In avanti la squadra azzurra si muove bene: Montolivo offre un buon pallone a Super Mario, ma Corona è bravo a respingere in tuffo il suo sinistro. Dopo un tentativo di Giaccherini, il 9 azzurro ci riprova ma è ancora il portiere ad avere la meglio. L'Italia è padrona del campo, ma proprio quando sembra che gli uomini di Prandelli stiano amministrando bene il gioco Guardado, in affondo, colpisce la parte superiore della traversa. Sono comunque i vice-campioni d’Europa a condurre il gioco anche quando, al 17', l'arbitro ignora un rigore netto su Pirlo. Il numero 21 nazionale si vendica al 27' quando, su una gran punizione, fa secco Corona: 1-0 per l’Italia che merita ampiamente il vantaggio. Al 33' però Barzagli commette forse il primo errore stagionale e Dos Santos ne approfitta guadagnandosi un rigore che, al 34', Hernandez trasforma per il provvisorio 1-1. Il primo tempo al Maracanà si chiude con il pareggio. La ripresa si avvia senza cambi e con ritmi comprensibilmente più bassi. Prandelli inserisce Cerci che prende il posto di uno spento Marchisio. Meno lucida ma sempre propositiva, la Nazionale continua a cercare il gol del sorpasso e lo trova al 33' con Balotelli che, su palla di Giaccherini, fa valere la sua forza e di destro sigla il gol del 2-1. Finisce così al Maracanà, dove l’Italia - grazie alle sue stelle - conquista tre, importanti, punti.
