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Serie A, effetto-coronavirus: i club chiedono ai calciatori la condivisione del danno economico

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La Uefa ha ufficializzato il rinvio dell’Europeo al 2021. Una decisione scontata, dopo che l’emergenza coronavirus si è allargata a macchia d’olio. Di conseguenza la volontà dei club è di giocare tutte le partite che restano tra serie A (12 giornate) e coppa Italia, oltre a quelle delle competizioni europee. La Lega Calcio ha ben chiaro che non sarà possibile ripartire ad aprile e sta quindi ipotizzando di riprendere tra il 2 e il 16 maggio, a seconda di come si evolverà la situazione in Italia. Scendere in campo il 2 maggio significherebbe concludere il campionato entro il 30 giugno, mentre le altre due date (9 e 16 maggio) avrebbero bisogno di sforare a luglio. E richiederebbero una proroga dei contratti dei calciatori, soluzione che la Uefa non vede di buon occhio. Inoltre la Gazzetta dello Sport riporta che è stata costituita una commissione tra i club e l’Aic per discutere della possibile condivisione del danno economico: le società chiederanno i calciatori di contribuire. 

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