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Ferrari, il boss McLaren Zak Brown: "Cosa c'è dietro la crisi del Cavallino. Eppure quei due podi..."

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Che succede alla Ferrari, mai così in crisi, mai così indietro nel mondiale di Formula 1? A dire la sua, in un'intervista al Corriere della Sera, è Zak Brown: 48 anni, nato a Los Angeles, ex pilota Gt è dal 2016 alla McLaren, dove è ad della divisione racing. Insomma, il boss del reparto corse. In primis, snocciola gli obiettivi: "Tornare a lottare per il Mondiale. Sarebbe bello farlo con la Ferrari, come ai vecchi tempi". Magari nel 2022, con il nuovo regolamento e le nuove monoposto: "Sarebbe il massimo, uno spettacolo per tutto il mondo. Comunque andrà - spiega Brown -, il 222 inaugurerà un'era della F1 molto divertente. L'introduzione del tetto alle spese, le nuove macchine, sarà uno show".

 

Dunque, sulla crisi del Cavallino: sorpreso da una Ferrari che arranca in tal modo? "Sì, sembravano più forti nei test. Per la questione dei motori sono stati costretti a modificare molto. Mi ha stupito vederli così, eppure sono saliti sul podio già due volte. Ciò dimostra che sono una grande squadra, con tutte le risorse per recuperare", assicura Zak Brown. Insomma, il dramma sportivo della Ferrari, anche mister McLaren lo conferma, nasce dall'inchiesta della Fia e dal misterioso accordo tra Cavallino e circus. Eppure, nota Brown, quei due podi forse dovrebbero assumere un peso maggiore, considerato il contesto in cui si è costretti a muoversi a Maranello.

 

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