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Gigio Donnarumma, Zazzaroni: "Mino Raiola non c'entra nulla". Lo sfregio peggiore al Milan e il ruolo di Ibrahimovic

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L'ultima bomba sul caso-Gigio Donnarumma la sgancia Ivan Zazzaroni sulle colonne del Corriere dello Sport, il quotidiano che dirige. La bomba sta tutta nell'attacco del fondo firmato sul quotidiano di oggi, martedì 1 giugno: "La decisione di lasciare il Milan è esclusivamente sua. Mino Raiola questa volta non c’entra. Sembra incredibile, ma è così. L’agente più caro del pianeta Papalla, il moltiplicatore di commissioni (quella di Haaland per il passaggio dal Salisburgo al Dortmund resterà nella storia: si favoleggiano 25 milioni, in parte destinati al padre dell’attaccante norvegese) non ha avuto alcun peso", taglia corto Zazzaroni.

 

E ancora, Zazzaroni aggiunge di non escludere che "anche Zlatan Ibrahimovic, oltre ad alcuni colleghi", lo abbiano indirettamente convinto del fatto che lasciare il Milan sia la scelta giusta. Secondo il giornalista, il portiere temeva più di tutto "il timore di ritrovarsi sdraiato nella comfort zone rossonera", ragione che lo ha indotto ad andarsene. E ancora: "Da mesi Paolo Maldini conosceva le intenzioni del portiere, per questo si è mosso per tempo e - attraverso Elliott - ha preso il ventiseienne Mike Maignan del Lille, club che, proprio come il Milan, è controllato dal fondo americano.

 

E ora? La Juventus, si apprende, una trattativa vera e propria per il portiere non l'ha mai avviata. Sullo sfondo, oltre al Barcellona, anche il Psg, che non si è mosso prima dell'annuncio definitivo dello strappo: "Leonardo - spiega Zazzaroni - non voleva ostacolare Maldini e il club per una questione di rispetto e memoria del suo passato professionale". E Donnarumma, cosa vuole? Il sogno è il Barcellona, quello di sempre. Ma non è affatto scontato che riesca a coronare questo sogno.

 

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