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Alberto Zangrillo, "chiamatelo presidente". Dove l'hanno beccato, svolta clamorosa (nel nome di Berlusconi)

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Un avvistamento molto sospetto: Alberto Zangrillo, primario di rianimazione all'ospedale San Raffaele di Milano e medico personale di Silvio Berlusconi, domenica era a Marassi per assistere alla partita tra Genoa e Sassuolo. Il gossip pallonaro però sottolinea come il professore fosse seduto accanto ad Andrea Blasquez, rappresentante del fondo 777 Partners che sta per rilevare la società rossoblu da Enrico Preziosi, presidente per 18 anni. 

 

 

 

 



Zangrillo mancava dallo stadio da molto tempo, non solo per le ovvie questioni di Covid. La pandemia ne ha rilanciato a livello mediatico una carriera già solidissima, peraltro regalandogli polemiche e veleni personali spesso gratuiti e non certo cercati. Ora però per il medico potrebbero aprirsi nuovi, impensabili scenari. Il 2-2 contro gli emiliani potrebbe essere stata una delle ultime partite di Zangrillo da semplice tifoso. Voci sempre più insistenti lo indicano infatti come il principale candidato alla presidenza del Grifone.

 

 

 

 

 

 

Nel 2017, tra l'altro, proprio Zangrillo cerco di coinvolgere il suo amico e paziente Berlusconi nella gestione del Genoa, una volta venduto il Milan. Non se ne fece nulla, nemmeno con Pier Silvio tentato sia per questioni logistiche (abita a Portofino) sia familiari (suo figlio Lorenzo Mattia è grande tifoso genoano). Ora però potrebbe toccare a Zangrillo in persona: i nuovi proprietari americani del Grifone puntano su di lui per dare un cuore rossoblu a una società che negli ultimi anni ha spesso peccato di senso di appartenenza e legami col territorio.

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