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Lewis Hamilton, la bomba di Villenueve: "Si vede la differenza...", un complotto in Mercedes?

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“Bottas? Ha dato una grossa mano a Lewis in Ungheria, però si vede la differenza quest’anno tra lui e Hamilton che ha dovuto alzare l’asticella”. Lo ha detto a La Gazzetta dello Sport, Jacques Villeneuve, campione del mondo in F1 nel 1997 e figlio dell’ex Ferrari Gilles, scomparso nel 1982. “Sapevamo che Perez non era a livello di Verstappen, ma ci ha messo tanto tempo per arrivare al punto di aiutare Max. Comunque, ultimamente è migliorato anche perché ha un contratto per l’anno prossimo, mentre Bottas va via. Se può, Valtteri punta a fare un buon risultato per sé, non ha una gran voglia di aiutare la squadra. E si nota”. 

 

 

Il pensiero di Jacques per Frank Williams
Villeneuve ha anche commentato la morte di Frank Williams, arrivata lo scorso fine settimana. Proprio con la scuderia del manager britannico, il canadese è riuscito a prendersi l’unico Mondiale vinto in carriera: “La notizia della morte di Frank Williams giunta ieri – ha scritto pochi giorni fa – mi ha addolorato. Voglio rivolgere le mie più sentite condoglianze ai suoi colleghi, agli amici ed alla famiglia. Ho avuto l’onore di guidare per Frank per tre stagioni, durante le quali ho conseguito il titolo mondiale nel 1997 ed abbiamo inoltre vinto due campionati costruttori. Nel periodo che abbiamo trascorso insieme abbiamo condiviso una profonda stima ed un forte rispetto reciproco. Frank era una di quelle persone totalmente affezionate al proprio team e che dedicava tutto sé stesso per vincere le sfide”.

 

 

Frank, Patrick Head e quel team formidabile
Per poi concludere: "Mio padre (Gilles Villeneuve, ndr) lo conosceva, ed ha corso contro le sue vetture nel corso della propria carriera. Quando ho ricevuto l’offerta di correre per la Williams, sapevo che era un’opportunità da non perdere. Frank ed il suo partner, Patrick Head, sono riusciti a costruire una squadra formidabile”. E ancora: “Ovviamente ho una totale ammirazione per quello che Frank ha ottenuto in Formula 1 ma anche per il coraggio che ha dimostrato nell’affrontare le difficoltà personali dopo il suo incidente stradale. Sarà sempre ricordato dal sottoscritto come un grande combattente, sia dentro che fuori dalle piste”.

 

 

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