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Lewis Hamilton picchia duro contro Toto Wolff: "Non farlo". Caos nel paddock, la Mercedes può esplodere

Lorenzo Pastuglia
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La delusione per non aver superato Michael Schumacher in vetta tra i piloti è tanta, ma Lewis Hamilton si sarebbe comportato da signore dopo la sconfitta di Abu Dhabi. Stringendo prima la mano a Lewis e poi chiedendo alla Mercedes di non presentare ricorso contro la sconfitta. Anche se Stoccarda non vuole arrendersi e ha presentato alla Fia l'intenzione di appellarsi contro le decisioni prese dai Commissari F1, che hanno respinto i due reclami presentati dalla scuderia tedesca dopo la gara di Yas Marina. Ciò significa che adesso avrà 48 ore per decidere se fare appello o meno e portare eventualmente la questione davanti al Tas di Losanna (l'Arbitrato per lo Sport). Una battaglia che non si può dire, dunque, ancora conclusa.

 

 

 

 

Hamilton, prima le proteste in pista poi il bel gesto - C'è però un gesto del diretto interessato, Lewis Hamilton, che potrebbe far cambiare idea a Wolff e chiudere di fatto la questione una volta per tutte: secondo quanto appreso da Fanpage.it, infatti, il driver britannico avrebbe chiesto alla Mercedes di non presentare l'appello e rassegnarsi al risultato della pista e ai verdetti espressi dai Commissari F1.

 

 

 

Nonostante in gara sia stato lo stesso 36enne di Stevenage ad aizzare per primo le polemiche per la discutibile gestione del regime di Safety Car da parte della Direzione di Gara e del Direttore Fia, Michael Masi con l'eloquente team radio "Stanno falsando il Mondiale”. Subito dopo il traguardo, però, il sette volte campione del mondo aveva mostrato grande sportività accettando il verdetto della pista e complimentandosi con il rivale Max Verstappen che lo aveva appena battuto.

 

 

 

 

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