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Red Bull minaccia la Formula 1: "Decisione indegne. O si cambia o valutiamo il ritiro dal circus"

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Piovono minacce di ritiro ad ogni latitudine, in Formula 1. Prima Lewis Hamilton - la pista sarebbe caldissima -, dunque Max Verstappen (scherzoso, parlando del fatto che senza il suo ingegnere di pista lascerebbe il circus), e ora anche la Red Bull, il team tornato campione del mondo proprio grazie all'olandese volante. Ma quest'ultima minaccia non è affatto scherzosa, così come quella di Verstappen.

 

A parlare è Helmut Marko, storico consulente del team, che interpellato dal sito RacingNew365.com ha accusato la Direzione Gara e la Fia, puntando il dito contro le lungaggini dei commissari (già, nonostante gli indubbi favori concessi alla Red Bull da Michael Masi nel corso dell'ultima gara ad Abu Dhabi).

 

"Penseremo al nostro futuro in Formula 1 se questo non avrà gli effetti desiderati sui prossimi campionati. Le decisioni devono essere veloci e senza ambiguità. Deve essere una questione di secondi e queste decisioni non dovrebbero essere diverse ogni volta", ha picchiato duro Marko. E ancora, ha aggiunto: "Non è il nostro lavoro ma dopo che sono stati fatti così tanti errori e sono state prese decisioni indegne, c’è certamente un grande bisogno di cambiamento. Ci sarà un nuovo presidente della FIA e dovrebbe iniziare a lavorare su questo immediatamente", ha concluso. Insomma, il messaggio della Red Bull è arrivato, forte e chiaro.

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