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Matteo Berrettini si ritira, "altro infortunio all'addome". Paura per il campione: il peggiore dei sospetto sull'infortunio

Lorenzo Pastuglia
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L’ennesima beffa che abbiamo già visto alle Atp Finals di Torino, quando anche allora i problemi agli addominali fermarono Matteo Berrettini in pieno match contro Alexander Zverev. Stavolta, gli stessi dolori per il romano sono ricomparsi durante il match d’esordio al torneo di Acapulco contro lo statunitense Tommy Paul, numero 39 del ranking mondiale. Dopo aver giocato e vinto un buon primo set per 6-4 — con tre ace, il 63% di prime messe in campo, 14 punti su 18 ottenuti con la prima di servizio, sette su 10 con la seconda — il numero sei del ranking ha subito prima la reazione dell’avversario, che ha fatto break nel quarto game del secondo set, per poi accusare il problema, chiamando il fisioterapista e continuando a giocare fino al 5-1 del secondo set. 

 

 

 

 

Per Berrettini, Indian Wells e Miami forse non a rischio - A quel punto, Matteo, per evitare ulteriori complicanze, ha preferito ritirarsi, mettendo così fine all’incontro dopo appena 69 minuti di gioco sul punteggio di 4-6 5-1 in favore di Paul. E non solo il problema agli addominali era comparso al Pala Alpitour torinese, perché la prima volta che si è manifestato era appena iniziato il 2021, e il romano era impegnato agli Australian Open. Si ritirò, prima che il fisioterapia lo ha rimesso in sesto. Il suo coach, Vincenzo Santopadre, ha fatto il punto a OA Sport dopo il ritiro del numero sei del mondo: “Stiamo attendendo per fare gli esami diagnostici del caso – ha detto – Il problema è sempre all’altezza dell’addome. Crediamo non sia nulla di eccessivamente serio, ma dobbiamo attendere prima di pronunciarci in maniera definitiva”. Sulla carta, dunque, i delicati e importanti impegni di Indian Wells e Miami non dovrebbero essere a rischio, ma prima di cantare vittoria bisogna capire a fondo l’effettiva entità del danno.

 

 

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