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Milan arabo? "Pronti i primi colpi di mercato": ecco i nomi da urlo che fanno sognare i rossoneri

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Investcorp fa sul serio per il Milan, e gli indizi portano a delle conferme: dal tweet del presidente esecutivo Mohammed Mahfoodh Al Ardhi, all’ambasciata del Bahrain nel Regno Unito che ha pubblicato nel giorno di Pasquetta un post di conferma (poi subito cancellato) alla trattativa in corso tra Elliott. Il fondo di privaty equity con interessi nelle infrastrutture, e un patrimonio da 42 miliardi di dollari (quasi 39 miliardi in euro), vuole prendersi la società rossonera ed è disposta a spendere più di un miliardo di euro. Non ci sono più misteri, ma è d’obbligo non ripetere quanto accaduto nell’estate 2017, quando l’allora scellerato presidente cinese, mr. Yonghong Li, mise sul mercato la bellezza di 225 milioni ma la coppia Fassone-Mirabelli fece un buco nell’acqua, acquistando giocatori non all’altezza, per risultati di stagione deludentissimi.

 

 

Il Giornale: “Con Investcorp, management attuale riconfermato”
Meglio quanto fatto da Elliott, che ha invece risanato il bilancio dopo la voragine di debiti lasciati dal presidente cinese. Oltre a questo, è stata anche rafforzata la cifra tecnica e ringiovanita l’età media del team, oltre a zero debiti o bond da rifinanziare. Per il quotidiano Il Giornale, il management sia societario (Ivan Gazidis) che tecnico (Maldini-Massara-Moncada), sarà riconfermato in blocco, mentre gli interventi ritenuti indispensabili non sono tantissimi. 

 

 

Cosa manca al Milan sul mercato estivo 
Da lunedì è intanto diventata esecutiva la cessione di Hauge all’Eintracht Francoforte per 12 milioni di euro (con plusvalenza di 7,22 milioni), mentre il francese Yacine Adli (oggi al Bordeaux) è già in pancia al club dalla scorsa estate. Sven Botman e Divock Origi sono le due operazioni in dirittura d’arrivo da Lille e Liverpool. A completare il quadro, scrive Il Giornale, mancano due-tre pedine nella più ottimistica previsione: un centravanti nel caso Ibra lasciasse, il sostituto di Kessie e un potenziamento tecnico della tre-quarti a destra dove sia Messias che Saelemaekers hanno denunciato limiti evidenti.

 

 

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