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Lewis Hamilton, la crisi di nervi al team radio e poi la rissa al box Mercedes

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Prima la crisi di nervi al team radio, poi Lewis Hamilton ha perso definitivamente la calma, una volta rientrato nel box della Mercedes. Nelle qualifiche del Gp di Imola l'ex campione del mondo inglese ha registrato con rammarico l'abisso di velocità che lo separa dalla Ferrari di Charles Leclerc: "1"6, da pazzi", ha esclamato via radio durante il Q1. Alla fine si è piazzato solo 13esimo in griglia, ritrovandosi a duellare con Mick Schumacher e il semisconosciuto Zhou Guanyu sotto gli occhi atterriti e stupefatti del suo team principali Toto Wolff. Sembra la bandiera bianca issata sulle speranze di rientrare nella lotta per il mondiale, perché la W13 sembra assai modesta e con troppi problemi per duellare ad armi pari con la Rossa e la Red Bull.

 

 

 



Secondo la Stampa, poi, nel box della Mercedes sarebbe andato in scena un "regolamento di conti" tra il pilota e i suoi tecnici. "Sono cose interne, non voglio condividerle", ha risposto Lewis ai giornalisti che gli chiedevano conto del subbuglio. Pare che Wolff abbia subito tentato di metterlo a tacere, ma Hamilton ha proseguito lo sfogo: "Ancora una volta non siamo riusciti a mettere insieme le cose. Tutto quello che avremmo dovuto fare non è stato fatto". La sua monoposto è ancora vittima del "porpoising", i "saltelli" in pista che lo stesso Leclerc, intervistato a Striscia la notizia, aveva definito "qualcosa di strano". E intanto il compagno di team Russell è finito ancora una volta davanti alla prima guida: 11esimo. Poca cosa, forse, ma non per Hamilton.

 

 

 

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