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Charles Leclerc e la Ferrari, "anomalia ad Imola". Jean Alesi, cos'è successo davvero in pista

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Per Jean Alesi il weekend del Santerno è stata un’anomalia che non deve generare ansia in casa Ferrari. Colpa del meteo poco variabile, e della poca possibilità di lavorare sull’auto a causa del format che ha incluso per la prima volta in stagione la Sprint Race (le altre due saranno in Austria e a Interlagos). Già dal venerdì sono state incluse nel format le normali qualifiche, per determinare la griglia della mini-gara del sabato. “Leclerc per tentare di superare Perez spingeva come un disperato e aveva bisogno di ridurre al massimo lo svantaggio uscendo con una velocità notevole dalla Variante Gresini — ha detto l’ex Ferrari nella solito commento del martedì sul Corriere della Sera — Ha sbagliato, ma Charles lotta per il Mondiale, è ovvio che faccia di tutto per conquistare un secondo posto piuttosto che un terzo”. 

 

 

Ferrari, a Miami aggiornamenti all’ala posteriore
Come già detto a Imola, tra Sprint Race e meteo, “è stato impossibile capire come regolare al meglio le macchine — ha detto ancora Alesi al Corriere della Sera — La Red Bull ha avuto un po’ di fortuna, ha infilato la strada giusta subito. Con tre turni di prove e tempo stabile, non sono sicuro che l’esito sarebbe stato identico a quello visto domenica”. Ora si volge lo sguardo subito a Miami, sul nuovissimo (e velocissimo) circuito che ruota intorno all’Hard Rock Café Stadium. La Ferrari dovrebbe portare in Florida dei nuovi aggiornamenti all’ala posteriore, e forse aggiornare il sistema ibrido della power unit per garantire quei cavalli in più che servono nella lotta contro la Red Bull. Il pacchetto più consistente, però, è atteso dal GP di Barcellona.

 

 

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