Cerca
Logo
Cerca
+

Lewis Hamilton "deve imparare a perdere". Mercedes, voci fuori controllo: si ritira?

  • a
  • a
  • a

“La Mercedes deve imparare a perdere. In passato, se qualcuno si avvicinava, gli bastava spingere sull’acceleratore per sconfiggere tutti. Ora, invece, non hanno più questo vantaggio”. Parola di Jacques Villeneuve nella sua consueta rubrica su formule1.nl. Il canadese, campione del mondo nel 1997 e figlio dell’ex Ferrari Gilles, ha detto la sua soffermandosi su George Russell: “Sta facendo un buon lavoro nel ruolo di sfavorito — ha aggiunto — ha maturato questo tipo di esperienza quando era in Williams, mentre Lewis Hamilton ha sempre avuto qualcosa per cui lottare. Tempo fa mi chiedevo come avrebbero gestito la cosa in Mercedes, e il team radio di Wolff ad Hamilton ha parlato chiaro: un risultato negativo per Russell non genera critiche, per Hamilton invece sì”. 

 

 

 

 

Hamilton? Villeneuve non esclude il ritiro - Questo è il rischio di avere una star in squadra: “Lewis non aveva ritmo sin dall’inizio del weekend, e non sembrava necessariamente aggressivo, quasi come se non riuscisse a lottare, tant’è che è stato anche doppiato — ha aggiunto Villeneuve — Può succedere, ma questa è la somma di tutti i fattori, a cui si aggiunge la scarsa competitività della macchina”. Sempre su Hamilton, il figlio di Gilles non esclude l’ipotesi ritiro: “Non è facile essere il responsabile della Mercedes in questo momento – ha detto ancora – scegli la tua superstar, che ti costa un mega stipendio, o sviluppi la macchina per un talento promettente? Se il campione vince offre grande visibilità alla squadra, ma se ciò non accade il contraccolpo è molto più grande”. 

 

 

 

 

Villeneuve: “Hamilton inizi a pensare che la vita è bella anche senza le corse” - Per Villeneuve, infine, un campione non ha il diritto di non essere competitivo: “Hamilton sarà ancora lì tra due o tre anni? Non si può leggere nella testa di qualcuno — ha concluso il canadese — si può essere abbattuti e depressi o non essere in grado di affrontare il fatto di non vincere più. Allora forse è il momento di decidere che la vita è migliore senza le corse. Siamo stati sorpresi in passato: è successo che i campioni a volte ne abbiano avuto abbastanza”.

Dai blog