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Charles Leclerc, addio Ferrari? Dopo Silverstone, le indiscrezioni drammatiche

Lorenzo Pastuglia
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La sofferenza, anche nella gioia. La Ferrari non ha pace: i tifosi non hanno approvato la strategia che ha fatto vincere Carlos Sainz su Charles Leclerc nel finale di gara a Silverstone. Per Charles è un Montecarlo-bis: quarto, dopo aver sognato la vittoria. Ma Mattia Binotto ha difeso la sua scelta dopo la gara: «Mettere le Soft a Leclerc significa ritrovarsi dietro a Sainz e Hamilton, e non è sicuro poi sarebbe ritornato in testa».

 

Se la nota positiva è aver interrotto un digiuno di vittorie che durava da Melbourne, resta il problema del mancato ordine di scuderia quando siamo a metà campionato. La Red Bull lo fa prediligendo Max Verstappen, la Ferrari ha dimostrato di no in Inghilterra. Vedasi ancora Montecarlo: la scelta di non rientrare di Sainz per il pit, che ha colto di sorpresa il team, costretto ad adeguarsi di conseguenza prima del "patatrac" strategico. Uguale domenica, quando per diversi giri Leclerc non ha potuto passare Sainz, fermato dal muretto-box che intanto decideva (in ritardo) cosa fare.

 

E ora sono solo 11 i punti di vantaggio (138-127) che lo dividono dallo spagnolo: se tutti ci aspettavamo possibili scintille tra il monegasco e Verstappen per il titolo (vecchi rivali ai tempi dei kart), ora il guaio potrebbe esserci in casa Ferrari. Il passo -gara del "16" a Silverstone, anche con l'endplate dell'ala rotto, era di netto superiore al compagno, il numero di vittorie pure (2-1): perché non puntare decisi su Charles? Che resta innamorato del suo team, seppur la pazienza abbia un limite. Il suo contratto scade nel 2024, non sia mai che poi il talento decida di andarsene da Maranello... 

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