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Andrea Belotti, che fine ha fatto: perché ora non fa più il "gallo"

Giulia Stronati
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C'era una volta un bomber che valeva 100 milioni di euro ed era conteso dai principali club internazionali. Una parabola incredibile quella che sta vivendo Andrea Belotti, passato da essere l'oggetto del desiderio di mezza Europa al poco entusiasmante status di svincolato. Oseremmo quasi dire di dimenticato, visto che finora le offerte nei confronti del Gallo stanno, decisamente, scarseggiando. Il Campione d'Europa con la Nazionale a Euro 2020 è tuttora a spasso. Senza squadra e col telefonino che stenta a squillare. Sempre di più. L'ennesimo caso di come ritrovarsi a essere un parametro zero oggi non paghi più in sede di calciomercato. Belotti nelle scorse settimane aveva detto no al rinnovo offerto dal Torino fino al 2026 con ingaggio da 3 milioni netti a stagione più bonus. Un addio motivato non da questioni economiche, ma tecniche. Dopo anni a lottare per la salvezza il centravanti bergamasco sognava di giocare in un top team. Uno di quelli che lottano per vincere lo scudetto e giocano la Champions League, per intenderci. Dalle big della nostra Serie A però non sono arrivate proposte concrete.

 

SOLO SONDAGGI

Milan e Napoli, a cui era stato offerto da intermediari, l’hanno scartato senza neanche pensarci troppo su. La Roma, al momento, non è andata oltre un sondaggio e così il Gallo rischia di non cantare più. E pensare che in questi anni le offerte peril grande salto non erano certamente mancate: nell’estate 2017 Cairo disse no al Milan targato Fassone-Mirabelli (offrirono 60 milioni più il cartellino diNiang valutato 15milioni) e all’AtleticoMadrid (erano dispostiapagarlo 65milioni), poiché voleva il pagamento dell’intera clausola rescissoria da 100 milioni. Un azzardo che non ha pagato. Per niente. Dueannifa sempre il club granata declinò le avance del West Ham, che mise sul piatto una quarantina di milioni per portare il Gallo a Londra. L’estate scorsa ci aveva invece provato l’Inter prima di prendere Correa: i 15 milioni offerti a Cairo però non erano stati ritenuti sufficienti per lasciarlo partire. Idem il Newcastle a gennaio. Niente da fare. E così gli anni sono passati inesorabili e lo stesso Belotti, causa infortuni e Covid, non è riuscito più a brillare comein passato. Sia nel club di appartenenza sia in Nazionale dove ha partecipato alla spedizione trionfale dell’Europeo ma recitando un ruolo da comparsa (zero gol segnati). Un’involuzione che oggi lo rende poco appetibileanche sul mercato europeo. Nizza eMonaco hanno, infatti, chiesto informazioni in queste ultime settimane senza però affondare il colpo,mentre le ricche proposte esotiche (Al Hilal e Toronto) non hanno fatto breccia nel cuore del cannoniere bergamasco, che non insegue i soldi malafelicità (calcistica).Mica poco.Mica facile. Che poi una soluzione ideale per tutti ci sarebbe: un top team italiano è appunto alla ricerca di una punta di scorta e disputerà la Champions. Insomma,il non plus ultra nei desideri belottiani. Tra l’altro non dovrebbe neppure cambiare città. Eh già, alludiamo proprio alla Juventus che necessita di un vice Vlahovic di buon livello e dai costi non esorbitanti. Identikit che risponde in pieno al profilo del classe 1993 nato a Gorlago.

 

 

DIMENTICATOIO Dopo anni da bandiera e simbolo del Toro però non sarebbe facile per il numero 9 passare da una sponda all’altra di Torino. E allora meglio aspettare. Il resto è storia di oggi. Una storia, che aveva assunto ai tempi i contorni di una favola, e invece ora si appropinqua verso un finale triste, visto che Andrea Belotti è finito nel dimenticatoio. Pochissime offerte concrete e il rischio di restare senza squadra ancora per un po’. Sperando che qualcuno si ricordi di lui. Da “Mister 100 milioni” a svincolato nel giro di qualche anno. Incredibile ma vero...

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