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Ciro Immobile, "perché volevo mollare la Nazionale": il dramma nascosto

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"Le critiche le accetto ma fa malissimo. Vengo ricordato da molti come l'attaccante della mancata qualificazione ai Mondiali, e non come quello della vittoria all’Europeo". Firmato: Ciro Immobile. Che con una grande amarezza, a poche ore dalla sfida di Nations League a San Siro contro l’Inghilterra, ha parlato in conferenza stampa. La punta biancoceleste vorrebbe ripartire dai gol contro la Turchia e la Svizzera, che spianarono la strada azzurra e che arrivavano nel miglior periodo di sempre dell'attaccante in Nazionale, a cavallo tra marzo e giugno 2021: in 12 partite, otto reti delle quali quattro consecutive tra Europei e qualificazioni Mondiali. Poi, improvvisamente, il vuoto. 

 

 

Immobile: “Tante critiche sui social, ho pensato di lasciare”
Da quel momento, la via del gol per Immobile è stata smarrita. Per tantissime critiche giunte che lo hanno portato anche sul baratro del ritiro dall'Italia: "Sui social è arrivato di tutto, è stata davvero dura — ha detto ancora la punta della Lazio — Ne ho parlato e riflettuto anche con la mia famiglia, poi riguardando la mia carriera non ho ritenuto giusto che fossero altri a decidere per me”. Ora una nuova sfida, quella di Nations League con la Nazionale di Roberto Mancini: “Tornando a giocare nel club ho capito che qualcosa da dare ancora l'avevo e il c.t. non ha mai avuto dubbi che potessi abbandonare". 

 

 

Immobile: “Nazionale? Rosico perché non segno come in A”
Quindi, un commento finale sui risultati contrastanti tra Nazionale e Lazio. Nella prima 55 presenze e solo 15 gol, coi biancocelesti la bellezza di 187 reti in 286 gare: "Fa rosicare tutto ciò, anche perché ho vinto quattro volte la classifica marcatori — ha terminato Immobile — Eppure in Nazionale rendo meno, forse perché ho meno margine d'errore e voglio strafare. Me lo chiedo anch’io".

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