Inter, la rincorsa continua: tris alla Samp, quarta vittoria di fila
(LaPresse) - L'Inter di Simone Inzaghi non si ferma più. La squadra nerazzurra batte per 3-0 la Sampdoria dell'ex Stankovic e ricaccia indietro la Juve nella corsa alla zona Champions League. Grazie alla quarta vittoria di fila, la sesta nelle ultime sette partite (coppe comprese), i nerazzurri agganciano momentaneamente al terzo posto Lazio e Atalanta a quota 24 punti, lasciando inalterato il divario distacco di -8 dal Napoli capolista. Gara senza storia, dominata in lungo e in largo dall'Inter che in una serata in cui Dzeko e Lautaro hanno le polveri bagnate ha trovato i gol nel primo tempo con De Varij e Barella, poi nella ripresa ci pensa Correa a chiudere i conti. Troppo molle la Samp di Stankovic, scesa in campo quasi rassegnata al destino che l'attendeva. Doriani pericolosi solo nel finale, a risultato ormai acquisito. Vero che la salvezza passa dagli scontri diretti, ma una squadra che vuole salvarsi dovrebbe lottare su ogni pallone in ogni partita. La strada per l'ex stella nerazzurra è tutta in salita. A San Siro, Inzaghi conferma per 10/11 la squadra che ha battuto il Viktoria Plzen in Champions. Unica novità De Vrij in difesa al posto di Acerbi. In attacco confermati Dzeko e Lautaro, con Lukaku che parte dalla panchina. Nella Sampdoria, il grande ex Stankovic si affida alla coppia formata da Caputo e Gabbiadini. Prima della gara, i tifosi nerazzurri della Curva Nord hanno accolto Stankovic, eroe del Triplete, con una ovazione e uno striscione: "Ieri, oggi e per sempre Dejan uno di noi". Gli stessi tifosi poi sono rimasti in silenzio e hanno lasciato lo stadio all'intervallo per la morte di un loro membro ucciso in serata per le vie di Milano.
Come prevedibile è l'Inter a fare la partita, la squadra di Inzaghi prova a spingere subito sull'acceleratore per non lasciare scampo agli avversari. Il primo tentativo è di Dzeko con un sinistro da centro area bloccato da Audero, la Samp si difende ma non riesce a ripartire. Dopo venti minuti di forcing, i nerazzurri sbloccano il risultato con un gran colpo di testa di De Vrij sul solito angolo telecomandato di Calhanoglu. La squadra di Stankovic accusa il colpo, l'Inter prova ad approfittarne in contropiede con Mkhitaryan. L'armeno arriva al limite dall'area da solo ma calcia a lato in diagonale. Altra occasione nerazzurra poco dopo la mezzora con un colpo di testa di Bastoni di poco a lato, su punizione dalla trequarti. Il raddoppio arriva puntuale, però, al 44' firmato da Barella con un gran destro all'incrocio su lancio lungo di Bastoni a scavalcare la difesa sampdoriana.
Nella ripresa la musica non cambia, con l'Inter che continua a dominare il gioco senza lasciare spazi alla Samp. Nerazzurri sempre pericolosi quando affondano, tanto da sfiorare il tris prima con Dzeko, poi con Skriniar di testa e ancora con Lautaro. Il terzo gol dell'Inter è nell'aria e arriva meritato al 73', firmato dal neo entrato Correa al termine di una irresistibile azione personale in contropiede. L'argentino era entrato cinque minuti prima insieme a Lukaku e Acerbi, al posto di Dzeko, Lautaro e De Vrij. La Samp è in bambola più totale, tanto che la squadra di Inzaghi continua a sfiorare il gol a più riprese ancora con Correa e con Mkhitaryan. Solo nel finale si rivede la Samp, prima con una conclusione da centro area del neo entrato Pussetto respinta da un attento Onana e poi con una sciagurata deviazione di Acerbi verso la propria porta sulla quale ancora il portiere camerunense non si fa sorprendere.