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Ferrari-Binotto e "il nome già bruciato": una bomba, cos'è successo davvero

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Mattia Binotto sembrava essere giunto al capolinea della sua avventura in Ferrari. Diverse fonti autorevoli avevano infatti dato per certo l’addio del team principal, arrivato a Maranello nel 2019 al posto di Maurizio Arrivabene. Inoltre era già stato fatto il nome del sostituto, ovvero il francese Frederic Vasseur, attuale capo dell’Alfa Romeo nonché uomo di grande esperienza a livello di corse.

 

 

La Ferrari ha però smentito seccamente tutte le indiscrezioni, definendole “speculazioni totalmente prive di fondamento”. Stando a quanto riporta La Repubblica, all’interno della scuderia sarebbe in corso una “resa dei conti” su Binotto, con la rivoluzione che però potrebbe anche attendere. Di certo c’è che la delusione per come è stata gestita questa stagione è tanta, soprattutto tra i tifosi: la Ferrari aveva la macchina per vincere il Mondiale e invece non è riuscita neanche a competere, soprattutto a causa degli errori di strategia commessi al muretto, che si sono sommati a problemi di affidabilità e a qualche episodio sfortunato che ha coinvolto i due piloti.

 

 

“Vasseur è davvero un rimpiazzo autorevole? - si chiede La Repubblica - oppure un nome già bruciato? Altra ipotesi: Antonello Coletta, responsabile di attività sportive GT Ferrari. Di certo qualcosa si muove. E per Binotto, arruolato un mese prima del Mondiale 2019 al posto di Maurizio Arrivabene, un destino in bilico a una settimana dalla fine del 2022. O no? Magari, più che un cambio al vertice, potrebbe bastare una nuova maturità”.

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