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Leo Messi con la tunica? Si scatena un sospetto inquietante sulla finale

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Ora anche il Mondiale ha portato a casa, e sì, Leo Messi può dire di aver vinto tutto e di essere il più grande di questo secolo, bissando l’impresa di Diego Armando Maradona durante Messico 1986. E sul palchetto, durante la cerimonia di assegnazione della coppa, ha ancora stupito tutti, quando ha indossato il particolare mantello color nero Bisht, dai ricami dorati, che gli ha messo sulle spalle l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Una scena curiosa, una novità per le premiazioni Mondiali. Un accessorio che di solito si indossa sopra un thobe, ovvero una tunica lunga fino alle caviglie. I Bisht in Qatar vengono indossati in occasioni degne di nota, come le ricorrenze, gli appuntamenti formali o i momenti speciali.

I soldi degli emiri
Non sappiamo ovviamente cosa sarebbe successo nel caso a ritirare la coppa fosse stato il francese Mbappé, ma sui social l'"incoronazione araba" di Pulce viene accompagnata da una serie di sospetti sui legami finanziari tra il calciatore e gli emiri, addirittura si parla di "annessione alla famiglia reale". Per arrivare fino al complottismo più spinto, quello che considera la vittoria argentina come "scritta da tempo", proprio in virtù degli interessi economici legati a Messi, con finale ancora più trionfale per gli emiri parigini visti che dall'altra parte c'era l'altro simbolo del Psg, Mbappé appunto. Meglio di così, in Qatar, non potevano augurarsi.

 

Il mantello nel giorno della festa nazionale qatarina
Il mantello è stato indossato nel giorno della festa nazionale del Qatar, che si tiene dal 18 dicembre 1878, dall'emiro, dai ministri e da tutte le autorità principali qatariote. Ecco allora che il Bisht è stato dato anche a Leo Messi, protagonista principale dei Mondiali ormai giunti al termine. Una mossa astuta quella delle autorità del Paese mediorientale: in questo modo si è legata l'immagine del Qatar, attraverso un suo indumento tipico, al calciatore argentino nel momento più importante della sua carriera. 

Messi e quel legame (ricco) con il Qatar 
Un atto di propaganda ben congegnato, ma c’è anche chi pensa male, come scrive La Stampa oggi: lo sceicco quattrino Al-Khalaifi gli paga lo stipendio al Psg, l’Arabia Saudita lo foraggia come uomo immagine e lui mette su il bisht insieme con l'unica espressione schifata della serata. Ma poco importa alla Pulce, che ha raggiunto il suo trofeo più importante all’ultimo Mondiale della carriera: c’è solo l’ex Barcellona e il Mondiale uniti da un bacio travolgente che gli resterà addosso in eterno.

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