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Juve-Inter, agghiaccianti insulti a Lukaku: "Fanc***, scimmia del c***"

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"Fanc***o scimmia del c***o". Ecco cosa avrebbe scatenato la furia di Romelu Lukaku, che dopo aver realizzato il gol dell'1-1 su rigore al 94' di Juventus-Inter, semifinale di Coppa Italia, si è rivolto alla curva dei bianconeri dietro la porta portandosi le mani alle orecchie. L'attaccante belga si è vendicato degli insulti razzisti piovuti sulla sua testa, beccandosi però il secondo cartellino giallo che gli farà saltare per squalifica il ritorno a San Siro. Per giunta, il suo rosso ha poi provocato il clamoroso parapiglia finale, con Handanovic e Cuadrado venuti alle mani dopo il fischio conclusivo dell'arbitro costretto a espellere pure loro.

 

 

 

"È una mancanza di rispetto esultare sotto la curva della squadra avversaria, probabilmente non è stato detto e il parapiglia è scoppiato per questo", ha confermato Mattia Perin, portiere della Juve, che non ha fatto cenno alle ingiurie razziste. I tifosi interisti, Paolo Bonolis in testa (che alla vigilia della gara aveva confidato polemicamente di "Non temere Kostic, ma l'arbitro"), hanno definito l'espulsione dell'attaccante ingiusta, ma l'arbitro Massa è stato sì fiscale, ma applicando correttamente il regolamento. Questo infatti, alla norma 12, spiega come certi atteggiamenti dei calciatori dopo un gol vadano censurati e puniti con provvedimenti disciplinari. 

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