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Napoli, la profezia-choc di Spalletti si avvera: a cos'è costretto De Laurentiis

Giampiero De Chiara
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«Troppe tensioni con gli ultrà», è questa la motivazione della Prefettura di Napoli per l’assegnazione della scorta al presidente Aurelio De Laurentiis, decisa ieri. Il numero uno del club azzurro infatti è finito nel mirino di una parte dei gruppi organizzati e per evitare qualsiasi tipo di problema il prefetto, Claudio Palomb ha deciso di tutelare l’incolumità del numero uno del club partenopeo, assegnandogli una scorta.

 

 

 

Anche a Milano, mercoledì in Champions, era stato preso di mira dagli ultrà così come nella gara di campionato sempre con i rossoneri dove al Maradona c’era un silenzio surreale. Intanto sembra esserci un riavvicinamento tra le parti e già oggi con il Verona (ore 18) ci potrebbe essere il via libera per striscioni e bandiere. A fare da apripista ancheil tecnico Spalletti che in questi giorni ha più volte rivolto appelli a ritrovare l’unità d’intenti. «Le mie parole forti dopo il match di Milano ha ripetuto ieri facendo riferimento al suo ultimatum: “se lo stadio tace me ne vado” - non sono contro i tifosi, ma è un appello per dire che ora l'unica cosa da fare è restare tutti uniti. Guidati dall’amore per Napoli e per il Napoli».

 

 

 

Intanto sotto il profilo della giustizia sportiva la Corte d’Appello della Federcalcio ha sospeso la squalifica della curva della Juventus nel prossimo match casalingo contro il Napoli il 23 aprile, rimettendo la cognizione del reclamo del club alle Sezioni unite. La squalifica era scattata dopo il match di Coppa Italia contro l’Inter, durante il quale dal settore in questione erano arrivati cori razzisti nei confronti di Romelu Lukaku. La sospensione della chiusura, dunque, permetterà ai bianconeri di poter avere la tifoseria al completo per il prossimo match casalingo, quello di campionato contro i partenopei primi in classifica.

 

 


 

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