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Charles Leclerc: "Non ancora", le parole che sconcertano Ferrari

Roberto Tortora
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Il gran premio dell’Azerbaijan si avvicina e per la Ferrari, come sempre, ci sarà da soffrire. Fin qui, nelle tre gare disputate in stagione, la Rossa non è mai salita sul podio: due piazzamenti deludenti per Sainz, un incidente al via per Leclerc. Oltre ai problemi d’affidabilità dell’auto, i piloti non hanno certo fatto la differenza in termini di prestazione. E le prime ombre di “Formula1-mercato” si allungano sulla scuderia di Maranello, con Charles Leclerc che sembra strizzare l’occhio alla Mercedes, forse stufo dei fallimenti in tuta rossa. A chi gli chiede se Toto Wolff, numero uno della scuderia britannica, gli abbia telefonato per parlare del futuro, si fa scappare un “non ancora, non per il momento” che spalanca qualunque ipotesi per il futuro, persino quella di un suggestivo scambio di sedile con Hamilton. 

Che la delusione e la necessità di riorganizzazione serpeggino a Maranello è palpabile. Da inizio anno la Ferrari, infatti, ha sostituito il team principal, Mattia Binotto, con l’ingegnere francese Frédéric Vasseur, poi sono andati via Ineda (capo delle strategie), Sanchez (responsabile del concetto dell'auto) e ora Mekies, annunciato in AlphaTauri. È lo stesso Vasseur a confermare: “Abbiamo mille dipendenti, le sue mansioni saranno redistribuite. E da qui a giugno assumeremo 30 persone. La partenza di Mekies? Ne abbiamo parlato, alla fine non ho voluto negargli un ruolo di team principal, uno dei dieci della Formula 1”. 

 

In partenza sembrerebbe esserci anche un’altra figura apicale, cioè Cardile, responsabile del telaio. Quali che saranno gli uomini del futuro, una cosa è certa: l’attuale SF23 è più che migliorabile e non può certo avvicinarsi alla scheggia che Verstappen usa per agguantare un nuovo titolo mondiale. La Ferrari voleva lottare alla pari con la Red Bull, si è trovata fin qui nelle retrovie, superata anche da Mecedes e Aston Martin. Leclerc, fin qui, è il diamante che non si è ancora sgrezzato e, benchè giuri fedeltà alla Rossa, la sua pazienza ha un termine, così come le occasioni per crescere e vincere qualcosa. Nel frattempo, prova a gettare acqua sul fuoco: “Qualunque pilota sogna di indossare una tuta rossa, io sono fortunato a farlo – dichiara Leclerc – e il mio sogno non cambia: amo la Ferrari e voglio vincere il titolo guidandone una. Il rinnovo del contratto? La scadenza è a fine 2024, come al solito girano molte voci. E poi il rinnovo dipenderà anche dai miei capi”.

 

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