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Rudi Garcia al Napoli? Rumors inquietanti: cosa c'è dietro davvero

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«Ho il piacere di annunciare che, dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni, il signor Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli». Con queste parole, su Twitter, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis annuncia, a sorpresa, il successore di Luciano Spalletti. Il tecnico francese, dunque, torna in Italia dove ha già allenato la Roma per due anni e mezzo (2013-2016). L’ultima sua panchina, però, è stata in Arabia Saudita con l'Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo. Una scelta che sa di ripiego, alla luce soprattutto dei tanti nomi accostati in questi giorni alla panchina partenopea. Da Luis Enrique a Conte, da Paulo Sousa a De Zerbi, da Italiano a Galtier, l’altro francese candidato, che sembrava essere il favorito fino a ieri sera. Tra i tanti mister sondati, contattati e cercati, erano rimasti proprio i due transalpini. Ma nessuno scommetteva su Garcia che, dopo aver lasciato la Capitale, ha allenato tre anni il Marsiglia (una finale di E-League persa contro l’Atletico Madrid) e due anni il Lione (una Coppa di Lega persa ai rigori con il Psg e una semifinale di Champions League eliminato dal Bayern), non riuscendosi mai a piazzare oltre il 4° posto in cinque campionati di Ligue 1. Un ritorno in patria deludente, con la decisione di accettare, all’inizio della scorsa stagione, la dorata panchina della squadra saudita di Ronaldo e di un’altra conoscenza del Napoli, il portiere David Ospina.

 

 

 

ESPERIENZA BREVE

Una esperienza che è stata breve e neanche tanto esaltante: il tecnico, nato nella regione dell’Ile-de-France 59 anni fa, ha guidato il club arabo per 11 partite prima di risolvere consensualmente il contratto, a seguito del deterioramento del rapporto con la rosa dei giocatori. Proprio per questi motivi la scelta fatta da De Laurentiis, anche a giudicare dalle prime reazioni della piazza napoletana, non sembra essere la migliore e neanche tanto gradita. Garcia sembra non essere più l’allenatore che la Roma scelse perché aveva guidato in Francia il Lilla all’accoppiata scudetto-Coppa nazionale nel 2011 e che gli aveva fatto vincere per tre volte (2011, 2013 e 2014) il premio come miglior tecnico francese dell’anno. L’ex giallorosso ha firmato un contratto biennale con opzione di rinnovo per un’altra stagione. Gli stessi anni offerti a Galtier alle prese ancora con la risoluzione del suo contratto biennale con il Psg.

 

 


Questa situazione deve aver pesato sulla scelta di De Laurentiis che ha deciso così di puntare sulla voglia di rilanciarsi di Garcia dopo l’esperienza araba. La svolta si è avuta mercoledì, quando una bozza di contratto è partita dagli uffici romani del patron partenopeo destinata proprio a Garcia. Il francese schiera le sue squadre con il 4-2-3-1 o il 4-3-3 (lo stesso modulo con cui il Napoli di Luciano Spalletti ha vinto lo scudetto) e vuole e il suo gioco sia molto offensivo. Alla Roma tra l’altro fu proprio Spalletti a sostituire Garcia nel 2016 dopo una serie di risultati deludenti nel suo terzo anno “romanista”, dopo gli ottimi due secondi posti nel primo biennio. Ai napoletani delusi potrà forse consolare il fatto che Rudi non ama affatto la Juventus. Nel 2014, sulla panchina della Roma, non gi andò giù l’arbitraggio di Rocchi dopo un gol contestato messo a segno dai bianconeri. Garcia per protesta fece il gesto del violino: «Mi venne istintivo, volevo difendere la mia squadra da quello che ritenevo fosse un torto». 

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