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De Ketelaere, impensabile frenata: addio Milan? Forse no: "Con chi sta parlando"

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L’accordo tra i club già c’è, sta ora a Charles De Ketelaere decidere se giocare nell’Atalanta la prossima stagione oppure no. Quella odierna, dunque, sarà una giornata decisiva, come è riportato oggi sulle pagine del Corriere dello Sport

Il belga, atterrato giovedì mattina a Milano dopo la tournée negli usa con il Diavolo, in queste ore avrà un confronto con gli agenti e con la famiglia per decidere se accettare o meno la proposta della Dea. Tra i due club, ricordiamo, c’è già un accordo. Ma occhio anche al Fulham, che si inserisce con forza nella lotta per accaparrarsi l’esterno belga preso l'anno scorso dall’uscente d.s. Paolo Maldini. A ore, scrive La Gazzetta dello Sport, sarà presentata un’offerta sia al Milan che al belga.

La formula dell’Atalanta: prestito oneroso con diritto a 27 milioni
Intanto la trattativa tra l’Atalanta e il Milan è in stato avanzato. La Dea ha chiuso l’affare con i rossoneri per un prestito oneroso con diritto di riscatto per 27 milioni di euro complessivi. Anche il belga ha aperto alla soluzione nerazzurra, soltanto un suo ripensamento dell'ultimo minuto potrebbe far saltare il tutto, visto che è arrivato il doppio via libera dai club. 

 

De Ketelaere, numeri impietosi la scorsa stagione
Arrivato a inizio agosto per una cifra super, 32 milioni più tre di bonus spesero Maldini e Massara per portarlo nella città della Madonnina, De Ketelaere ha deluso. Autore di un solo assist e nessun gol nelle 27 partite in cui è andato a voto lo scorso anno, De Ketelaere ha rappresentato la grande delusione del Milan nella passata stagione. Sull'attaccante belga c'erano grandi aspettative, ma i numeri non lo hanno premiato. Sulla trequarti di Gian Piero Gasperini il belga potrebbe cercare il rilancio, avendo chance di minutaggio e di bonus, inserito in un contesto che ne valorizzi le qualità e con un po' meno pressione rispetto a quella palesemente patita a San Siro, al suo primo anno in Italia e fuori dal Belgio.

 

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