Mazzone, Guardiola commuove l'Europa: come si presenta davanti ai giornalisti
La morte di Carletto Mazzone è un lutto non solo per il calcio italiano, ma per tutto il pallone europeo. La prova, se mai servisse, è il commovente omaggio di Pep Guardiola al suo "maestro". Sì, l'allenatore più rivoluzionario degli ultimi 15 anni, l'inventore del tiki-taka che di fatto rappresenta l'opposto del calcio "all'italiana" e pane e salame di cui era orgoglioso alfiere Mazzone ("La tecnica è per i ricchi, la tattica è per i poveri", una delle tante massime del mitico Sor Magara) considera l'ex tecnico di Ascoli, Cagliari, Roma e Brescia una delle sue più grandi fonti di ispirazione.
Il mister del Manchester City, campione d'Europa in carica, al termine del match vinto 1-0 contro il Newcastle si è presentato in mixed zone, davanti a giornalisti, fotografi e cameraman indossando una maglietta bianca con stampata sul petto la foto-simbolo di Mazzone, la corsa a perdifiato, con il pugno brandito in cielo (e un "li mort***ci vostri" gridato a pieni polmoni) sotto la curva dei tifosi dell'Atalanta, che lo avevano ricoperto di insulti fino a quel momento. Il suo Brescia aveva pareggiato 3-3 il derby contro i bergamaschi all'ultimo minuto, dopo essere stato sotto 3-1, e la firma della rimonta era stata di Roby Baggio, un altro dei celebri figliocci di Mazzone. Guardiola quel giorno era in tribuna, ad assistere all'impresa di quella che da lì a poco sarebbe diventata la sua squadra.
"Mazzone è stato come un padre per me in Italia - ha ammesso il tecnico catalano -. Oggi è un giorno triste per me e per la mia famiglia. Un mio amico mi aveva mandato questa maglietta un anno fa, oggi ho detto: è il giorno di indossarla".