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Luciano Spalletti sconvolge a Coverciano: cosa fa disegnare al centro del campo

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Appena arrivato sulla panchina dell'Italia, Luciano Spalletti fa già sul serio con allenamenti mirati. Tanto che lunedì, sul campo principale di Coverciano, l’allenatore toscano ha disposto un quadrato in mezzo al campo, che serve ad allenare l’intensità dei giocatori. Serve fare sul serio per preparare le sfide di qualificazioni europee che verranno contro Macedonia del Nord (sabato prossimo in trasferta) e con l'Ucraina il 12 settembre a Milano.

Esercitazioni, ma nessuna prova definitiva di formazione per l'ex allenatore del Napoli, che lunedì ha provato due formazioni in campo, optando per il già definito 4-3-3. La prima: Darmian, Casale, Bastoni, Spinazzola; Frattesi, Cristante, Pessina; Politano, Retegui, Chiesa. La seconda: Di Lorenzo, Mancini, Romagnoli, Biraghi; Barella, Locatelli, Tonali; Gnonto, Raspadori, Zaccagni. Per la seconda formazione il compito di attaccare contro la prima (con Provedel in porta). 

 

 

 

Buffon: “La Nazionale? Non ho rimpianti”. Poi il consiglio ai giovani…

Intanto, poche ore prima dell’allenamento, ha parlato anche Gigi Buffon, che si è ritirato alla fine dello scorso campionato e sarà il nuovo capo delegazione della Nazionale: "Non ho rimpianti con la maglia azzurra — ha detto in conferenza stampa — Fare gare d'addio è una cosa che non mi va perché malinconico, quando io chiudo devo pensare al futuro: si va avanti. È stato bellissimo, ora arriva una nuova avventura. Per quanto riguarda i giovani, è molto importante la conoscenza della storia per poterla apprezzare. Io sono nato e cresciuto con il mito di Paolo Rossi, Zoff e gli azzurri dell'82, con i racconti di mio padre. Venire a Coverciano e vedere Riva per me era come vedere un monumento perché me l'aveva passato la mia famiglia. I giovani si possono appassionare così, oltre avendo una Nazionale bellissima e vincente”.

 

 

 

Buffon e il ricordo su Vialli: “Avevamo un rapporto straordinario, ci scambiavameèto sempre le maglie”

Spalletti, una volta parlato al gruppo, ha chiuso con un “Che Vialli ci protegga”. Anche Buffon ha ricordato l’ex attaccante della Samp, morto il  6 gennaio per un maledetto tumore: "Il ricordo è immenso, avevamo un rapporto straordinario anche fuori dal campo e negli anni continuavamo a scambiarci le maglie — chiude l’ex portiere — C'era condivisione totale con lui. Pensare di essere subito al suo pari sarebbe sbagliato, ognuno di noi ha un suo passato e un suo percorso attraverso cui matura e riesce a darsi delle risposte che da giovane non hai. Poter venire qui per riproporre Vialli sarebbe sbagliato perché non ne sono all'altezza. Io sarò quello che sono sempre stato".

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