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Youcef Atal, scandalo nel calcio: cos'ha pubblicato il tunisino che tifa Hamas

Mauro Zanon
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Giovedì sera, l’esterno della Nazionale di calcio algerina Youcef Atal, che gioca nell’Ogc Nizza, squadra che milita nella Ligue 1, pubblica una foto sul suo account Instagram subito dopo la vittoria della sua squadra contro Capo Verde. Nello scatto, il calciatore ha una sciarpa attorno al collo su cui c’è scritto: “Palestine will be free”, la Palestina sarà libera. Passano pochi secondi e appare un altro post: un video del predicatore islamista palestinese, Mahmoud al-Hasanat, in cui quest’ultimo invita Allah a far passare «una giornata funesta agli ebrei». È bufera in Francia contro il giocatore algerino del Nizza, Youcef Atal, per aver condiviso un video di odio antisemita a pochi giorni dall’offensiva terroristi ca di Hamas contro Israele e in un momento in cui Parigi sta prendendo una serie di misure per evitare a tutti i costi l’importazione del conflitto israelo-palestinese sul suolo francese.

L’imam palestinese, seguito da quasi 9,5 milioni di followers su TikTok, è noto per le sue posizioni radicali. Dopo l’incendio di Notre-Dame a Parigi nell’aprile 2019, aveva esortato i dirigenti arabi a risparmiare le loro lacrime e i loro soldi per le moschee piuttosto che far donazioni a beneficio di una cattedrale cristiana «da cui è stata lanciata una crociata contro i musulmani». Nell’ottobre 2020, il terrorista tunisino Brahim Aouissaoui, che ha ucciso tre persone nell’attentato islamista della basilica di Notre-Dame de l’Assomption a Nizza, aveva condiviso alcuni video del predicatore palestinese prima di passare all’azione. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha reagito alle pubblicazioni antisemite del calciatore algerino, affermando che Atal «non dovrebbe più giocare» nella società calcistica nizzarda se non presenta immediatamente le sue scuse. Il primo cittadino di Nizza ha chiesto anche alla Ligue 1 e alla Federazione francese di calcio di «essere particolarmente attenti e severi dinanzi alle dichiarazioni e ai comportamenti che vanno contro i valori della Repubblica».

 

 

Ieri, Atal, dopo aver cancellato i post della discordia, ha presentato le sue scuse con un messaggio su Instagram: «Mi rendo conto che la mia pubblicazione ha scioccato molte persone. Non era mia intenzione e mi scuso per questo. Tengo a chiarire il mio punto di vista senza alcuna ambiguità: condanno con fermezza ogni forma di violenza, ovunque nel mondo, e sono vicino a alle vittime. Non sosterrò mai un messaggio di odio. La pace è un ideale al quale credo fermamente». Ma su X sono molti ad attaccare l’ipocrisia di Atal, a parlare di tipico esempio di “taqiyya” musulmana, di dissimulazione. Pochi giorni fa, un altro giocatore algerino, Nabil Fekir, aveva pubblicato su Facebook un post controverso. «Allah non è incurante di ciò che fanno». Come a dire: l’attacco del 7 ottobre è stato per gli israeliani una punizione divina.

 

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