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Torino-Inter: Thuram e Lautaro a segno, tris al Toro e nerazzurri in vetta

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Stavolta niente cali di tensione dopo lo stop per le Nazionali. L'Inter di Inzaghi non si fa trovare impreparata alla ripresa del campionato e piazza all'Olimpico un 3-0 perentorio con cui piega il Torino, alla sua terza sconfitta in quattro gare, e si riporta momentaneamente in vetta al campionato con 22 punti in attesa della sfida di domenica sera del Mian contro la Juventus. Serviva dare segnali di vivacità e risveglio dopo il pareggio casalingo contro il Bologna di due settimane fa e la risposta è stata convincente nonostante un primo tempo giocato senza brillare troppo. Ai nerazzurri è bastata mezz'ora per imporre la propria qualità, merito anche di una panchina lunga e di cambi che nel momento cruciale del match hanno dato la spinta giusta per fare la differenza. Thuram, al suo quarto centro in nerazzurro, e Lautaro, che aggiorna il suo score di capocannoniere del campionato, hanno domato un Toro coraggioso ma sfortunato, scosso dal grave infortunio a Schurr ad inizio ripresa che ha condizionato l'andamento della gara dei granata che subiscno il terzo gol nel finale su Rigore realizzato da Calhanoglu. Ora per i ragazzi di Juric la situazione in classifica si fa allarmante: non segna da quattro gare ma soprattutto non vince da un mese. L'Inter invece esce ancora una volta dal campo senza subire gol, e lancia ottimi segnali in vista della sfida di Champiosn di martedì prossimo contro il Salisburgo.

Poche sorprese nell'undici titolare di Inzaghi che lascia a riposo bastoni e schiera dal 1' Pavard con De Vrij e Acerbi. Barella vince il ballottaggio con Frattesi in mediana mentre sugli esterni conferma per Dimarco a sinistra con Darmian al posto di Dumfries. Nel Torno pesa l'assenza di Zapata, al suo posto Pellegri e non Sanabria come terminale offensivo. La prima frazione scorre via senza particolari acuti con il Torino che pensa più a congelare il gioco dei nerazzurri che ad impostare. L'Inter controlla infatti il gioco nella prima mezz'ora senza però mai rendersi pericolosa. Nella parte finale della frazione è invece il Torino a farsi più intraprendente confezionando le due occasioni più nitide del prima frazione, una con un sinistro a giro di Seck e l'altra con uno stacco di Pellegri su cross di Bellanova ma Sommer si fa trovare pronto in entrambe le circostanze.

 

 

 

Nella ripresa è sempre il Torino a mostrarsi più vivace ma il ritmo resta basso e il match fatica ancora a decollare. Al 50' la svolta. Schurrs, tra i migliori, esce dal campo in lacrime per un brutto infortunio al ginocchio, un'assenza-choc che raggela l'Olimpico e condiziona gli uomini di Juric, che appaiono spaesati. Inzaghi capice che è il momento giusto per fare un triplo cambio, escono Pavard, Dimarco e Barella per Dumfries, Carlos Augusto e Frattesi aumentando le difficoltà del Torino che non riesce a trovare in fretta le contromisure finendo per subire il gol dopo quasi un'ora di gioco. A segnarlo è ancora lui, Thuram, al quarto centro con la maglia nerazzurra, abile nello sfruttare un assist di Dumfries, colpire un dentro nell'angolo basso e beffare al 59' Milinkovic-Savic. Il Toro fatica a reagire e la squadra di Inzaghi sferra pochi minuti dopo il secondo colpo con Lautaro: su corner di Calhanoglu, Acerbi spizza il pallone sul primo palo trovando la deviazione aerea di Lautaro sul secondo montante.

Juric manda in cambia Sanabria e Ginetis al posto di Seck e Pellegri, soluzione tattica che non modifica l'andamento di un match che l'Inter riesce a condurre fino alla fine senza particolari rischi chiudendo con la terza rete firmata su rigore nei minuti di recupero da Calhanoglu. La squadra di Inzaghi torna a respirare l'aria frizzante della vetta.

 

 

 

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