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Jannik Sinner a un passo dal ritiro: Atp Finals, tam-tam impazzito

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Come a cavallo della buona stella, Jannik Sinner in questo momento non lo batte nessuno. Nemmeno il mal di schiena. In molti hanno temuto quando l’altoatesino, in campo contro Holger Rune, ha via via perso brillantezza dopo la prima mezz’ora. Ha cominciato a toccarsi varie volte la schiena, segnale evidente che qualcosa non andasse. Tutti hanno cominciato a pensare che il ritiro fosse la cosa più scontata, anche perché c’è una semifinale da giocare e da non rischiare.

Sinner, primo italiano a raggiungere le semifinali delle ATP Finals, non poteva mettere a rischio un traguardo così faticosamente raggiunto. E invece, stoicamente, Jannik resta in campo e regge a modo suo, con il servizio e anche con gli errori gratuiti dell’avversario. Il finale è da romanzo: Rune, nel terzo set, si issa a una palla break, ma sbaglia malamente la risposta. E, subito dopo, cede il servizio. Sinner ottiene così la terza vittoria di fila ed il suo successo, oltre agli applausi del pubblico italiano, porta con sé anche il sorriso di Djokovic, che può così continuare il suo percorso e, adesso, potremmo ritrovarlo nuovamente in finale. Lo stesso Sinner ha ammesso lo sforzo contro Rune: “Ho avuto un momento di difficoltà nel secondo set, capita, ma ho reagito e sono ripartito. Ho vinto grazie ai tifosi: ero più nervoso, dopo la vittoria su Djokovic, questa partita era ancora più difficile”.

 

Se il girone verde ha emesso il verdetto con Sinner primo qualificato e Djokovic secondo, l’altro, quello rosso, si chiude oggi: alle 14.30 si gioca la sfida più cool, Alcaraz contro Medvedev. Quest’ultimo, già qualificato, decide tutto: può vincere il girone e prendere Djokovic o soprassedere. Di sicuro, queste Finals di Torino stanno regalando uno spettacolo assoluto e gli italiani si sentono protagonisti grazie ad un solo uomo, Jannik Sinner.

 

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