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Atp Finals, ore d'ansia per Jannik Sinner: "La sua bestia nera"

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Chi è meglio tra Alex Zverev, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev per affrontare Jannik Sinner dopo la fase a gruppi? Domanda difficile, perché “tutti sono giocatori fortissimi e alla fine cambia poco quando devi affrontare i migliori del mondo”, le parole dell’altoatesino dopo la vittoria con Holger Rune. Giocando in alto e in un campo veloce “affrontare chi serve molto molto bene è difficile e lo ha dimostrato Hurkacz contro Djokovic. Zverev e Medvedev servono un po’ meglio di Carlos, mentre Alcaraz ha quella qualità di cambiare il suo livello da una partita all’altra. Sono tre giocatori diversi: Sascha è molto solido da fondo, Medvedev lo conosciamo e Carlos sa fare tutto”.

Medvedev la “bestia nera”. Occhio alle discese a rete
L’avversario sicuramente più difficile per Sinner sarebbe Daniil Medvedev. Una vera e propria bestia nera, sebbene Sinner lo abbia battuto due volte quest’anno a Pechino (7-6 7-6) e Vienna (7-6 4-6 6-3). Partite interpretate in modo diverso da Jannik: con variazioni e discese a rete la prima, restando a lottare da fondo nella seconda. Un tennista in grado di far partire lo scambio e indurre all’errore, con l’impressione — secondo La Gazzetta dello Sport — che con Medvedev si presenterebbe a rete più spesso, soprattutto dopo il servizio a uscire da destra. Con Rune in un paio di occasioni lo ha fatto. Solo con gli efficaci lungolinea Sinner potrebbe avere una chiave preziosa.

 

 

Zverev, prima di servizio incredibile. Ma resta il più abbordabile

Se si guarda a Zverev si pensa invece all’avversario più abbordabile dei tre. Il numero 7 del mondo sarebbe l’avversario "migliore". Sembra un passo indietro rispetto agli altri due dopo il grave infortunio alla caviglia al Roland Garros 2023. Un avversario però ostico sul veloce, con una prima di servizio devastante e un rovescio tra i migliori del circuito. Un giocatore anche in grado di essere molto mobile sulla linea del fondo, sempre difficile da battere. E i precedenti per Sinner non sorridono: quattro vittorie di Zverev su cinque, l’ultima quest’anno agli Us Open, agli ottavi, quinto set. Ma alla distanza, ora, anche Jannik può dire la sua. 

 

 

Alcaraz, occhio al ritmo: nei confronti Sinner avanti 4-3

E poi c’è lui, il grande rivale: l’amico Carlos Alcaraz. Quello che in conferenza stampa dopo l’ultima vittoria con Rublev ha parlato di “una sfida durissima, qui in Italia”, se incontrasse Jannik. Nei confronti l’altoatesino è avanti 4-3 in virtù degli ultimi due successi, nella semifinale a Miami (6-7 6-4 6-2) e in quella a Pechino (7-6 6-1). In precedenza, lo spagnolo si era portato avanti grazie al successo a Indian Wells (7-6 6-3, sempre in semifinale) dopo l’incredibile vittoria agli Us Open dell’anno scorso, ai quarti di finale, annullando match point. Il ritmo dello spagnolo mette sempre in difficoltà, dato che in pochi sanno tenergli ritmo. Non è un caso che sia il numero 2 al mondo.

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