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Jannik Sinner, "cos'è successo dopo mezzanotte"

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Tutti impazziti al PalaAlpitour di Torino, tutti impazziti in tv. Il ciclone Jannik Sinner travolge i palinsesti e per fortuna (per gli show in prima serata, si intende) che oggi la semifinale delle Atp Finals contro il russo Daniil Medvedev, al via alle ore 14.30, dovrebbe finire prima dell'ora di cena. 

Giovedì sera il match contro il danese Holger Rune, decisivo per il passaggio del turno, ha registrato complessivamente oltre 3 milioni di spettatori. Un risultato da show, vero e proprio, e di quelli anche costosi. Inveice è "solo" tennis. Una pallina gialla, due racchette e tantissime emozioni. "E per lo studio che è iniziato dopo mezzanotte - racconta alla Stampa Angelo Mangiante, voce di Sky che trasmette l'evento insieme con la Rai - gli ascolti sono arrivati a quota 250mila, una cifra che va moltiplicata almeno per quattro se consideriamo gli utenti reali".

 

Roba clamorosa, roba da partita di calcio o giù di lì. Qualcosa che rende paragonabile la Sinner-maria al delirio collettivo che aveva già caratterizzato altre star dello sport italiano extra-pallone, da Alberto Tomba a Marco Pantani, da Federica Pellegrini a Valentino Rossi. Certo, come ha fatto notare il diretto interessato Sinner, un po' imbarazzato, dopo la vittoria contro Rune, loro hanno vinto tutto mentre lui è ancora agli inizi. Ma forse proprio la spasmodica attesa della consacrazione (e chissà cosa accadrà con i quattro prestigiosi Slam del 2024) spiega meglio di tutti quanta fiducia cieca gli appassionati ripongano nel "rosso" dell'Alto Adige.

 

Non sono un caso nemmeno i riconoscimenti dei rivali. Secondo il suo alter ego spagnolo Carlos Alcaraz "Jannik l'anno prossimo sarà fra i candidati a vincere gli Slam. E può diventare numero uno del mondo" (appunto), mentre per Medvedev "Sinner ormai può fare tutto in campo. Stare a fondo, giocare serve & volley. A Vienna mi ero preparato pensando a come mi aveva battuto a Pechino: ma non è bastato". Sembra una mezza gufata, non lo è.

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