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Juventus e scudetto, "si decide tutto a gennaio": chi arriva

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Un 1-1 che aiuta sicuramente più la Juve nel credere allo Scudetto. Con un’Inter già consolidata e forte di suo, sono i bianconeri ad aver preso coraggio mentale dopo il pari dello Stadium. E adesso gli obiettivi devono cambiare necessariamente, senza più nascondersi.

Senza le Coppe e con una squadra con delle alternative in panchina, le possibilità per Allegri e i suoi ragazzi ci sono tutte. E il pensiero del titolo è da tempo nei pensieri dei giocatori, come ha ammesso Adrien Rabiot dopo la sfida e lo stesso Allegri, anche se (come abitualmente fa a parole) il tecnico toscano ha mandato avanti Inter, Milan e Napoli in questa lotta.

 

 

Juve, rosa forte anche con le tante assenze. La squadra può crederci

Questa Juve ha tutti i presupposti per sfidare i nerazzurri fino all’ultimo. La sfida equilibrata dello Stadium dice che la Juve è solida dietro e non concede, sapendo incidere in contropiede grazie al duo Chiesa-Vlahovic, uscito a metà ripresa tra gli applausi convinti dello stadio. Il tutto nonostante una situazione di grande emergenza viste le assenze di capitan Danilo e la presenza in mezzo al campo di un ragazzo, Nicolussi Caviglia, che quest'anno aveva giocato solo una manciata di minuti prima di partire da titolare nella gara più importante della sua breve carriera, causa presenza a mezzo servizio di Locatelli.

Senza contare il lungo stop di Weah e quelli ormai definitivi di Pogba e Fagioli, che costringono gli uomini del centrocampo agli straordinari già da un pezzo. Insomma, la strada verso il titolo è ancora molto lunga, ma questa Juve può sicuramente credere alla lotta per impedire che l’Inter vinca la seconda stella. Se a gennaio sarà ancora  testa a testa, possibile allora uno sforzo per regalare ad Allegri uno o due elementi di peso a centrocampo per sfruttare la prevedibile "primavera calda delle rivali ancora impegnate in Champìons.

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