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Stefano Pioli, inquietante profezia di Zazzaroni: "Trova chiuso", che fine farà

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Ivan Zazzaroni non usa giri di parole e di fatto mette nel mirino Stefano Pioli. Il direttore del Corsport ha le idee chiare su cosa non ha funzionato in casa Milan dopo il terribile ko con il Borussia Dortmund. E sa bene anche quali sono le responsabilità del tecnico rossonero: "Doveva andare così. Non c’è altra spiegazione. Quando sei costretto ad affrontare la partita della svolta senza Leao, né Okafor; quando a una difesa strutturalmente incompleta vengono a mancare prima Kalulu e Kjaer, oltre a Pellegrino (…), e dopo una cinquantina di minuti anche Thiaw, che puoi sostituire soltanto con un centrocampista (Krunic); quando Maignan il fenomeno ha evidenti responsabilità su due gol su tre e Giroud, un autentico specialista, sbaglia il rigore nei primi minuti; beh, quando gira così puoi andare a farti benedire anche se ti chiami Diavolo", è la premessa di Zazzaroni.

Poi l'analisi si sposta su Pioli. Zazzaroni passa in rassegna le ultime prestazioni dei rossoneri ma soprattutto rispolvera i retroscena sull'uscita di scena di Massara e di Maldini. Due dirigenti chiave che forse, portando a termine il loro lavoro, avrebbero potuto risollevare questo Milan che sembra ormai senza più energia per affrontare le sfide che lo attendono.

 

 "La collana delle sfighe è completabile col pari del Newcastle a Parigi che impone agli anglo-sauditi di batterti sul proprio campo. Ma non è tutto: se per caso riuscissi a vincere in Inghilterra e il Psg prendesse un punto a Dortmund col Borussia già qualificato, saresti ugualmente fuori per la differenza reti nei confronti diretti. Olé. Una stagione costruita a colpi di bizzarrie, questa milanista: dall’improvvisa chiusura del rapporto con Maldini e Massara al movimentatissimo mercato by Moncada; dall’assenza di un diesse di ruolo all’insistita invocazione del rientro di Ibra; dalla demenziale litania Pioli in Pioli out a un girone di Champions il cui unico acuto è al momento rappresentato dal successo sul Paris Saint-Germain di Mbappé. Un andamento a corrente alternata che ha tolto sicurezze a una squadra che anche ieri ce l’ha comunque messa tutta, purtroppo mischiando immediata reazione a imperdonabile confusione. Il Borussia di San Siro era battibilissimo e questo aumenta i rimpianti. Ho la sensazione che, per quello che si è visto fino ad oggi anche in campionato, se Pioli andasse a Lourdes troverebbe chiuso". Nulla da aggiungere. Per il tecnico rossonero il tempo è scaduto.  

 

 

 

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